Eugenio Allegri, il grande erede della Commedia dell’Arte, al Piccolo Teatro degli instabili
Sarà lui, Eugenio Allegri, contemporaneo avanguardista "comico dell'arte", sperimentatore linguistico ed interprete tra i più raffinati della nostra scena, a calcare il palcoscenico del Piccolo teatro degli Instabili ad Assisi (19 febbraio) con Edipus; una grande prova d'attore e un grande testo, per una scommessa che si preannuncia tra le più interessanti della Stagione.
"Edipus", datato 1977, racconta la vicenda di un capocomico, lo "Scarrozzante", che in un teatrino di provincia tenta di mettere in scena una rappresentazione su Edipo. Abbandonato dal primo attore e dalla prima attrice, che hanno preferito strade più comode, lo Scarrozzante si trova dunque a ricoprire tutti i ruoli, e finisce per confondere il piano del racconto con quello della sua disastrata vicenda autobiografica personale.
Il lavoro su "Edipus", a distanza di vent'anni dalla storica interpretazione di Sandro Lombardi ed a quasi quaranta dall'esordio con Franco Parenti, è pensato proprio per Eugenio Allegri, erede del filone più sperimentale della grande tradizione della Commedia dell’Arte.
Allegri inizia la sua avventura di "Comico dell'Arte" dopo aver partecipato al suo primo stage sulla Commedia dell'Arte tenuto in Italia da Jacques Lecoq, inizia quindi l'attività professionistica con la cooperativa Nuova Scena di Bologna, sotto la direzione artistica di Francesco Macedonio. Ha lavorato con Memè perlini, Fo, De Berardinis, Gabriele Vacis, affermandosi come una delle figure chiave del teatro contemporaneo.