Al teatro San Fedele in scena“Vania”: il senso del vuoto nei nostri tempi
Domenica 3 dicembre secondo appuntamento con la stagione del teatro San Fedele di Montone, promossa dall’associazione culturale “Residenze Instabili”. In scena, alle ore 21.00, “Vania” prodotto dalla compagnia Oyes, con la regia di Stefano Cordella. “Vania” racconta le paure, le frustrazioni e il senso di vuoto dei nostri tempi attraverso una drammaturgia originale costruita a partire dai temi e dai personaggi principali di “Zio Vanja”, uno dei capolavori di Anton Cechov. “Tutti, finché siamo giovani, cinguettiamo come passeri sopra un mucchio di letame. A vent'anni possiamo tutto, ci buttiamo in qualsiasi impresa. E verso i trenta siamo già stanchi, è come dopo una sbornia. A quarant'anni poi siamo già vecchi e pensiamo alla morte. Ma che razza di eroi siamo? Io vorrei solo dire alla gente, in tutta onestà, guardate come vivete male, in che maniera noiosa. E se lo comprenderanno inventeranno sicuramente una vita diversa, una vita migliore, una vita che io non so immaginare”. Così scriveva Anton Cechov in una delle sue lettere.
I quattro bravissimi attori, Vanessa Korn, Francesca Gemma, Umberto Terruso e Fabio Zulli, sono capaci di trasmettere di nuovo ciò che impareggiabilmente trasmise Cechov: tutto il riso e lo strazio della vita. Un progetto vincitore del premio “Giovani realtà del teatro”, edizione 2015 e una proposta in residenza all’interno della rassegna “Fuoritraccia”, organizzata da Centro teatrale umbro con il sostegno di MiBACT, Ura e Regione Umbria. Menzione speciale alla drammaturgia, Festival Inventaria 2016, teatro dell’Orologio di Roma. Spettacolo vincitore del bando NEXT edizione 2016, laboratorio delle idee per la produzione e la distribuzione dello spettacolo dal vivo (progetto della regione Lombardia). Finalista, inoltre di In-box 2017.