rotate-mobile
Eventi

Femminicidio, sessanta artiste "urlano" per le donne senza voce: petali contro i killer

“Un petalo rosa per non dimenticare”, a Perugia dal 19 ottobre al 31 ottobre presso la Biblioteca San Matteo degli Armeni. Olii su tele, tecniche miste, sculture di pasta, foglie d’oro: per rappresentare la fragilità e la forza

Un cimitero di nomi femminili piove sui trafiletti dei giornali di cronaca ogni giorno. Questi nomi sono voci spezzate, vite interrotte per mano di uomini violenti. C’è Chiara, Paola, Anna, c’è Stefania. Ma c’è anche ogni dignità di donna che se ne va insieme alle altre, c’è un pezzo di paura e di orrore che si sedimenta in ognuna come una malattia, e che continua ad alimentare la catena di scempi a cui assistiamo passivamente.

La collettiva d’arte “Un petalo rosa per non dimenticare”, a Perugia dal 19 ottobre al 31 ottobre presso la Biblioteca San Matteo degli Armeni, nasce dall’intento corale di fermare questa piaga infetta che si sta consumando in Italia, come in ogni Paese del mondo, attraverso quella tipica sensibilità femminile, che cerca di lottare contro la violenza senza violenza, attivando canali comunicativi forti affinchè il messaggio possa essere sentito come un pugno sordo. 

Una mostra che è manifestazione, che è forza solidale in cui tutte le donne possano sentirsi guerriere affiatate in una battaglia giusta: la lotta al femminicidio.Più di sessanta artiste, italiane e non, scenderanno in campo con le proprie opere da Perugia a Cosenza (23 Novembre), olii su tele, tecniche miste, sculture di pasta, foglie d’oro, a rappresentare un’anima fragile che non vive più, uno sguardo di bambina ancora acerba di illusioni, una mano tesa all’uomo che l’ha uccisa. 

Ogni colore, forma, ogni rosa, è per ognuna di loro, è per noi, per le nostre future figlie, per non dimenticare. La violenza non è un fatto privato. È la più viva testimonianza che c’è qualcosa di sbagliato, di velenoso, da cambiare, e il cambiamento parte innanzitutto dalla consapevolezza di ciò che accade, senza nascondere la testa tra la sabbia, ma alzandosi e urlando BASTA. All'evento prenderanno parte il prefetto, lo storico D'Atanasio, la psicologa De Leonibus, il comitato internazionale 8 marzo, il centro pari opportunità regione Umbria, inoltre le opere verranno donate alla Fondazione Roberta Lanzino, operante in questo settore da 25 anni, offrendo un concreto aiuto a donne e bambini vittime di violenza.

Il progetto “Un petalo rosa..per non dimenticare”, ideato dalla pittrice Adele Lo Feudo, non rappresenta solo una meravigliosa catena di solidarietà femminile, ma un motivo in più per riflettere (e far riflettere) su un intervento giuridico mirato, anche se ovviamente, non rappresenta la soluzione definitiva. Ci vuole di più, una prova di coraggio nel ribaltare parametri culturali suoi ruoli uomo/donna oggi, partendo dalle scuole primarie, dalle famiglie, da noi stessi.
Per tentare di chiuderla, questa piaga, di disinfettarla. Affinchè le future donne possano esercitare realmente la libertà di scegliere.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Femminicidio, sessanta artiste "urlano" per le donne senza voce: petali contro i killer

PerugiaToday è in caricamento