Fra arte e natura domenica 20 marzo riapre il percorso museale dell'Isola Maggiore
Storia, arte, scienza, cultura, svago, natura incontaminata, luoghi di preghiera, ospitalità e turismo; questi gli ingredienti dell'Isola Maggiore, nel cuore del Trasimeno. Sono tre anni che la Pro Loco si dedica a valorizzare tutte queste caratteristiche che fanno, dell'Isola, una speciale attrattiva dell'Umbria. La storia, infatti, mette le radici all'Isola già in epoca romana e, volendo muoversi a grandi passi, troviamo poi San Francesco (famosa la sua quaresima di penitenza all'Isola), le innovative e azzardate tecniche di pesca che hanno portato ai fasti dell'epoca medievale, o la presenza della famiglia Guglielmi, che-a fine Ottocento-permette all'Isola di entrare in contatto con l'alta società.
Il periodo medievale è ottimamente conservato negli edifici dell'antico borgo, nelle chiese con i numerosi dipinti, i preziosi affreschi, le opere lignee, tutti oggetti di grande arte commissionate a famosi artisti. Il singolarissimo merletto a punto d'Irlanda continua ad essere trasmesso di mano in mano dalle donne isolane che ancora lavorano davanti alla porta di casa e che tanto hanno da raccontare,
Pochissimi (meno di venti) ma tenaci custodi di una storia che da sempre è il frutto della relazione tra l'uomo e l'acqua, sono proprio i residenti dell'Isola Maggiore; sono loro a garantire che tanta bellezza passi di generazione in generazione. Nel 2015 è stato di oltre 25 mila il numero di ingressi ai tre musei presenti nell'Isola; una media di 1.400 presenze ogni abitante.
Un obbiettivo che il Presidente della Pro Loco Silvia Silvi è pronta a scommettere, verrà superato agevolmente; da quest'anno parte infatti la divulgazione didattica attraverso il comparto museale dell'isola: progetti studiati appositamente per le scuole di ogni grado e per le Università della Terza Età.
Non c'è pietra che non parli all'Isola Maggiore; da quella dove si tramanda che lo stesso San Francesco abbia posato il capo, a quella del porticciolo; crude e difficili storie di vita dei pescatori. Esperti, ma soprattutto grandi inventori di una pratica che ha rivoluzionato il modo di catturare le ricchissime popolazioni ittiche del lago. Nel Medioevo inventatorono la "pesca dei tori", così famosa quanto unica, che vale davvero la pena di conoscerne da vicino i singolari segreti.
A partire dal 20 marzo riaprono a pieno regime anche le strutture turistiche, bar e ristoranti.