L'amore a pagamento e la Perugia a luci rosse raccontati dalle donne

Al Perugia Love Film Festival si parla anche di “quella specie d’amore”, ossia dei servizi personali a pagamento, a far capo dal Medioevo fino alla legge Merlin. L’occasione è stata offerta dalla presentazione del libro di Sandro Allegrini “Perugia a luci rosse”, inserito nella serie di eventi per volere di Daniele Corvi,  direttore artistico della kermesse perugina sull’amore, declinato in tutte le possibili varianti, anche storico-letterarie.

Ne hanno parlato con l’autore un qualificatissimo tris di donne. Francesca Tizi, docente di procedura civile allo Studium perusinum, ha sviluppato gli aspetti pubblici e giuridici, del passato e della contemporaneità, anche in riferimento alle problematiche di carattere sociale, amministrativo, sanitario ed… “economico”. Eleonora Giunta, studentessa all’Istituto Marangoni di Londra e Milano, ha portato il punto di vista di una giovane donna, chiamando in causa l’autore circa la scelta di raccontare il fenomeno prostitutivo sul versante femminile e chiedendo se, storicamente, non  sia avvenuto qualcosa di analogo anche per la componente maschile. Allegrini ha risposto che esistono documenti storici (citando Machiavelli ed altri) i quali fanno riferimento al “morbo perugino”, atteggiamento assai diffuso e stigmatizzato, che coinvolse anche la componente omosessuale maschile prezzolata. L’attrice Isabella Giovagnoni ha proposto letture interpretate dei testi poetici di autori perugini in tema: Spinelli, Mirabassi Cicuti, Migliarini.

Pubblico numeroso e interessato: giuristi di vaglia (il professor Siro Centofanti), storici (Franco Bozzi), artisti (Serena Cavallini, Stefano Chiacchella, peraltro autori delle tavole), amici della più persuasa peruginità.