Per "Maggio dei libri" conversazione di Tinterri su "Pirandello capocomico"
Per “maggio dei libri”, significativa anteprima al foyer del Morlacchi. Introdotto da Angela Margaritelli, lo storico del teatro Alessandro Tinterri parla di “Pirandello capocomico”, nell’occasione dei 150 anni dalla nascita del maggior drammaturgo italiano. Il relatore (ri)presenta un suo libro fondamentale, edito da Sellerio, scritto a quattro mani, trent’anni fa, con Alessandro D’Amico, ai tempi in cui era responsabile della “Biblioteca dell’Attore”.
Tinterri si definisce “genovino”, ossia un incrocio tra genovese e perugino. Dato che lui, nato nella città della Lanterna, insegna (e vive per metà della settimana) nella Vetusta, in cui è apprezzato docente dello Studium. Tinterri sviscera elementi tipici e topici del teatro pirandelliano. A dargli man forte ha l’attrice perugina Caterina Fiocchetti. La quale si acconcia a riassumere egregiamente le contorte drammaturgie dello scrittore siciliano, interpretando una galleria di donne che ne punteggiano i drammi.
Il relatore racconta l’avventura (1925-1928) di Pirandello che, direttore artistico della Compagnia del Teatro d’Arte, partendo dall’Odescalchi di Roma, percorre la penisola con l’amante Marta Abba, memorabile figura del teatro italiano. La Fiocchetti coinvolge e commuove, pur interpretando solo brevi cammei: veramente un’attrice che ha mantenuto le premesse e le promesse con cui apparve sulla scena umbra e perugina solo pochi anni fa. Fino a farci concludere, come la signora Ponza di “Così è (se vi pare)”: “Io sono colei che mi si crede”. Ossia, una che, sulla scena o davanti al leggio, è veramente brava!
