I fatti di Panicale e il biennio rosso in Italia: genesi di uno spettacolo teatrale
Conferenza al Teatro Cesare Caporali domenica 21 aprile alle 17
La conferenza intitolata “I Fatti di Panicale e il biennio rosso in Italia: Genesi di uno spettacolo teatrale” è organizzata dall’associazione culturale TeathronMusikè e si terrà al Teatro Cesare Caporali di Panicale domenica 21 aprile alle 17, con l’intento di esplorare il contesto storico e sociale dell’eccidio del 15 luglio 1920.
Durante l’evento, Virgilio Bianconi e Maura Lepri presenteranno il loro lavoro, che comprende un opuscolo e una pièce di docu-teatro, con il supporto del professor Mario Tosti, dell’Università di Perugia. A moderare l’evento ci sarà Patrizia Patrizi, scrittrice ed esperta di comunicazione.
La conferenza mira a colmare le lacune nella storia locale di Panicale, gettando luce su aspetti meno noti dell’episodio storico. Inoltre, verrà introdotta la pièce "Scettico blues. 20 luglio 1920, un’onorevole giornata", scritta e diretta da Bianconi e Lepri.
Spiegano i due: “Agli inizi del 1900 l’agricoltura era l’occupazione principale e il modello di società diffuso nella campagna umbra era quello mezzadrile. Lo status di estrema povertà e di sudditanza in cui versavano i contadini, che erano perennemente in debito nei confronti dei proprietari terrieri, li spinse a organizzarsi in manifestazioni di protesta in cui reclamavano diritti più equi e un generale miglioramento delle condizioni di vita.
E ancora: “In quella calda giornata del lontano 1920 moltissimi contadini che vennero da ogni zona del Trasimeno si radunarono in piazza Umberto I a Panicale per ascoltare il comizio, di sicura vicinanza con la loro causa, dell’onorevole Ciccotti. Ma prima che il comizio si tenesse, nel disordine e tra la tensione di tutti, sei contadini, tra cui una donna prossima a partorire, vennero uccisi e altri quattordici manifestanti furono feriti. Tuttavia, il tragico episodio non spezzò l’agitazione agraria e l’organizzazione contadina, tanto che i nuovi patti colonici furono conquistati”.