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Olivicoltura, la Molini Popolari Riuniti ospita l’esperto Giorgio Pannelli

Oltre cento hobbisti a Umbertide per il Corso sulla potatura dell’olivo - Per l’agronomo la migliore tecnica è l’allevamento a ‘vaso policonico semplificato’

Circa 27 mila ettari di oliveti, 250 frantoi e una produzione media che si attesta sui 90mila quintali annui d’olio, di cui 8mila certificati dop. L’olivicoltura in Umbria è un’importante attività economica strettamente legata ad ambiente, paesaggio e turismo. Prendersi cura di questo ‘patrimonio’ è quindi una grande responsabilità per gli agricoltori, ma anche per gli hobbisti, ed è per questo che oltre cento di essi hanno partecipato al Corso di potatura dell’olivo, organizzato dalla cooperativa Molini Popolari Riuniti (Mpr) nella sua sede di Umbertide e tenuto dall’esperto agronomo Giorgio Pannelli, in collaborazione con Stocker GmbH.

L’obiettivo è stato fornire aggiornamenti di tecnica colturale in un’epoca caratterizzata da cambiamenti climatici, al fine di migliorare la produzione olivicola dal punto di vista sia quantitativo che qualitativo, riducendo i costi di produzione e mantenendo condizioni di massima sicurezza per gli operatori. Dalla teoria si è passati alla pratica, con dimostrazioni in loco sulle tecniche di potatura per piante giovani, adulte o ‘scappate’ in alto, quest’ultime da semplificare nella loro struttura per una più economica gestione delle operazioni di potatura e raccolta.

“Questo è il primo corso del 2020 – ha spiegato Stefano Casagrande, responsabile agri garden della Mpr – ed è dedicato agli hobbisti. A febbraio ne faremo un altro, di un livello più avanzato, per i professionisti. Già lo scorso anno, per la prima edizione, c’è stata una grande partecipazione che si è confermata anche in questo appuntamento. Ciò significa che c’è grande interesse e siamo sulla strada giusta per offrire ai nostri clienti quello di cui hanno bisogno. Infatti, nei prossimi mesi proporremo altri corsi su tematiche inerenti alla stagione agricola”.

“Il periodo migliore per la potatura degli ulivi – ha affermato Pannelli – va da gennaio a inizio primavera. Naturalmente occorre prendersi cura della pianta durante tutto l’anno, per prevenire la proliferazione di parassiti e quindi di malattie. La minaccia è quella di parassiti sempre più aggressivi, che si adattano ai cambiamenti climatici, e nuovi come la cimice asiatica che può fare molti danni”.

Per soddisfare le esigenze fisiologiche dell’olivo e quelle economiche del produttore, Pannelli propone l’allevamento a ‘vaso policonico semplificato’, un tipo di allevamento della pianta che prevede tre o quattro branche che si inseriscono a 45 gradi sul tronco, normalmente abbastanza corto (80-120 centimetri), e la creazione di una zona vuota al centro dell’olivo che permette l’arrivo della luce diretta del sole fin nelle parti basse e interne della chioma.

Riguardo l’olio umbro, “la qualità è ai massimi livelli – ha dichiarato Pannelli –, il frutto è sano e viene raccolto al giusto punto di maturazione, Poi, come dico sempre, la qualità si raggiunge per metà in campagna e per metà in frantoio. Le premesse per una grande annata ci sono tutte. Le piante, a distanza di due anni da una grande gelata, hanno ricostruito una buona chioma e al momento non si prospetta nulla di drammatico dal punto di vista climatico”.

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