Mugnano DiVino, una prima edizione oltre ogni più rosea aspettativa. E nasce il nuovo conio del “mugnanino”
Entusiasmo alle stelle per la prima edizione di Mugnano DiVino, dipanatasi per le vie del Borgo da venerdì a domenica
Una prima edizione oltre ogni più rosea aspettativa. E nasce il nuovo conio del “mugnanino”. Entusiasmo alle stelle per la prima edizione di Mugnano DiVino, dipanatasi per le vie del Borgo da venerdì a domenica. Chiara Brilli, presidente della Pro loco non sta nella pelle e difficilmente potrà sottrarsi al coro di compaesani e consiglieri che ne reclamano a gran voce la riconferma.
“È stata – dice – un’esperienza lusinghiera che è andata benissimo, sia in termini di presenze che di qualità, a parere di quanti ci hanno onorato della loro amichevole partecipazione”.
Il ticket era convertito in “mugnanini”, ossia in buoni che si potevano spendere negli stand delle 11 cantine partecipanti o fra i box del cibo. Strepitosa l’offerta per qualità e quantità. Prodotti del territorio: fagiolina del Lago, bruschette con olio locale, arrosticini, salumi, castagne e quant’altro.
Il tutto accompagnato da buona musica eseguita dal vivo. Barbanera e Pala sono un duo mitico, con un repertorio di vaglia.
Curiosità sugli attrezzi realizzati in proprio per la cottura di castagne e la preparazione di bruschette: un inno alla creatività dei paesani, da sempre vocati ad attività di carattere artigianale.
Attiva partecipazione di modellisti che hanno proposto trenini e percorsi dipanati intorno a bottiglie di vino.
Splendida la location, intorno al pozzo con ceramiche di Giuseppe Fioroni, sotto il restaurato murale di Bruno Orfei, il dipinto storico-antropologico di Stefano Chiacchella e le ardite sperimentazioni dei giovani della nostra Accademia di Belle Arti.
Insomma: successo pieno e creazione di motivate buone aspettative per l’edizione del 2020.