Torna in Umbria "Fa' la cosa giusta!", fiera per tutti all'insegna dello sviluppo sostenibile
Compie sei anni "Fa' la cosa giusta! Umbria". La fiera-evento nata 17 anni fa a Milano e arrivata in Umbria grazie al lavoro di Fair Lab srl e dell'associazione culturale Il Colibrì con il patrocinio di Regione Umbria, Comune di Bastia e la collaborazione di Umbriafiere, festeggia dal 15 al 17 novembre, presso il polo fieristico, il suo sesto compleanno. Una formula unica che vede per tre giorni all'interno dei padiglioni prodotti e contenuti, commercio ma anche cultura, laboratori e incontri e che si rivolge ai cittadini consumatori proponendo soluzioni e prodotti sostenibili. Otre 220 stand gli stand divisi in 10 aree tematiche con prodotti in tutti i settori del vivere quotidiano, dall'abbigliamento alla cosmesi, dai servizi al food e con un'intera area dedicata ai piccoli. All'interno della fiera i visitatori potranno trovare tantissime eccellenze: la filiera della canapa italiana, il meglio dell'agroalimentare biologico, integratori naturali e benessere, nuove fibre applicate al tessile e al food, modelli virtuosi di assistenza sanitaria, finanza etica, arredamento sostenibile e design, risparmio energetico per casa e imprese, cosmesi naturale, nuovi prodotti vegan; abbigliamento e giochi naturali per i bambini.
La sesta edizione in centro Italia di Fa' la cosa giusta! vedrà oltre 200 appuntamenti gratuiti tra seminari, workshop, dibattiti, educazione e didattica, dimostrazioni, presentazioni, mostre, convegni, cooking show, laboratori pratici, qualità della vita, benessere del corpo e della mente, un programma riservato alle famiglie e alle scuole per una tre giorni di eventi gratuiti non stop sui diversi aspetti e le diverse anime della sostenibilità, con al centro la mostra-mercato dei prodotti e servizi green.
Tra le novità da segnalare un'intera area (con ben 8 realtà presenti che producono birra, caffè, dolci e tanto altro) dedicata alle imprese e alle cooperative che lavorano per offrire una "seconda opportunità", quelle dell'Economia Carceraria.