Gualdo Tadino rende omaggio al grande artista contemporaneo Oscar Piattella, in mostra fino al 31 maggio
Resterà aperta fino al 31 maggio, la mostra “Il colore che si denuda” , un omaggio ad uno degli artisti più incisivi del panorama contemporaneo.
Oscar Piattella è stato protagonista negli anni ’50, con Arnaldo e Giò Pomodoro, Vangi, Sguanci, Nanni Valentini, di quella felice esperienza pesarese che ricevette attenzione e consenso unanime. Dopo un inizio figurativo Piattella spostò la sua attenzione verso il movimento “informale”, seppur interpretato con originale sensibilità: periodo contrassegnato da prestigiose mostre in Italia e all’estero e dal contatto con grandi personalità come Alberto Burri, Lucio Fontana, Enrico Castellani.
La mostra, promossa dal Polo Museale della città, con il patrocinio del Comune di Gualdo Tadino, è stata inaugurata sabato 26 aprile alla presenza del Commissario Straordinario Salvatore Grillo, della curatrice Catia Monacelli e dei critici Duccio Trombadori e Fabio Scotto.
“Uno studio durato tutta una vita”, spiega Catia Monacelli, curatrice della mostra e direttore del Polo museale, “per approdare a degli esiti lontani dalle lusinghe artistiche a cui ci aveva abituato il Grande Maestro di Cantiano. Siamo, senza alcun dubbio, dentro ad un nuovo ciclo pittorico. In queste opere, presentate per la prima volta a Gualdo Tadino, l’uomo e l’artista imbastiscono con la minuzia sapiente delle mani di un sarto una testimonianza che è arte e vita: le linee non demarcano, non arginano, non definiscono confini e geografie ma trasportano linfa che scorre come acqua in un solco. Gli impasti sono ridotti al minimo, il colore è una quinta sottile, una pelle trasparente, una fragile membrana che solo all’apparenza si separa dal suo supporto”.