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Sala Lippi, la mostra di Carlo Balelli racconta momenti della prima guerra mondiale: viaggio fra storia, cronaca e arte

Alla Sala Lippi, una mostra che ha carattere di eccezionalità nel raccontare la Prima Guerra Mondiale attraverso l’obiettivo di Carlo Balelli: il fotografo marchigiano impegnato in prima linea sul fronte nelle squadre fotografiche dell’esercito

Alla Sala Lippi, una mostra che ha carattere di eccezionalità nel raccontare la Prima Guerra Mondiale attraverso l’obiettivo di Carlo Balelli: il fotografo marchigiano impegnato in prima linea sul fronte nelle squadre fotografiche dell’esercito.

In quei 240 scatti della mostra “Obiettivo sul fronte. La Grande Guerra nella fotografia di Carlo Balelli”, rivivono immagini belliche e situazioni di svago, profili di località e di persone annichilite dalla guerra. 

Obiettivo sul fronte. La Grande Guerra nella fotografia di Carlo Balelli: la mostra

Il percorso espositivo è stato realizzato del Centro Studi  Carlo Balelli e dalla Fondazione CariPerugia Arte con il patrocinio e la collaborazione del Comune di Perugia, dell’Università degli studi di Perugia, dell’Accademia di Belle Arti “Pietro Vannucci” di Perugia, dell’Isuc Istituto per la storia dell’Umbria contemporanea, del Museo Civico di Lugnano in Teverina e dell’Anmig Umbria, l’Associazione nazionale mutilati e invalidi di guerra. 

Balelli fu impegnato a Montemario, nella sezione specializzata nella fotogrammetria, poi nella zona dell’Isonzo e poi ancora sul fronte Dolomitico. Gli scatti si riferiscono al segmento cronologico 1914-1919. Raccontano i paesaggi e le montagne, le trincee e i bombardamenti, gli armamenti e le forme di cameratismo tra soldati, la dimensione quotidiana dei soldati e il rapporto con le popolazioni locali, soprattutto donne e bambini.

Un insieme che coniuga il momento storico-documentario con quello artistico. Alla mostra si aggiunge l’archivio dei monumenti ai caduti.  Un video mostra il progetto “I monumenti ai Caduti della Prima Guerra Mondiale in Umbria: un patrimonio da conoscere, salvaguardare e valorizzare”, dal quale è stato tratto il volume “1918-2018 Cento anni di memoria”. In memoria della Grande Guerra anche tre divise originali, fornite dal Museo di Lugnano in Teverina, insieme ad oltre cento oggetti di uso quotidiano come gavette, borracce, elmetti, zaini, scatolette di cibo e persino mozziconi di sigarette. Aperta fino al 31 marzo 2019. 

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