Nascerà un nuovo piatto della tradizione umbra: la creazione sarà targata Università dei Sapori
Sta crescendo giorno dopo giorno l’interesse per scoprire quale sarà il “Piatto di Pietralunga” creato utilizzando non solo tartufo e patata ma anche altri prodotti tipici del territorio. Il piatto diventerà così l’emblema gastronomico del borgo ed entrerà a far parte di tutti i menù dei ristoranti di Pietralunga. Tutto questo e molto altro ancora per la 30/a edizione della Mostra mercato del tartufo e della patata bianca di Pietralunga, in programma il 7 e l’8 ottobre e poi il 14 e 15 ottobre: si potrà infatti degustare, comprare, scoprire, si potranno fare escursioni, s’imparerà l’arte della ricerca del tartufo come quella della cucina.
Tra le iniziative più attese c’è quella della presentazione del ‘Piatto di Pietralunga’. Subito il primo week end, e in particolare domenica 8 ottobre, sarà quindi svelato questo piatto realizzato, in collaborazione con l’Università dei Sapori di Perugia, utilizzando i prodotti del territorio per mettere insieme oltre al tartufo e alla patata, anche altri prodotti tipici locali come nocciola, carne di chianina e visciole. Un piatto che sarà sottoposto poi ad una giuria composta da operatori del settore e amministratori per diventare l’emblema gastronomico di Pietralunga. L’iniziativa nasce anche dall’incontro con gli operatori della ristorazione e della ricettività per un loro pieno coinvolgimento.
Tra il Nerone e il Catria in un ruscellare sinfonico d’acque cristalline si nascondono tesori. L’invito per curiosi ed amanti del gusto e della natura allora è quello di raggiungere Pietralunga per “scavare e scovare” i tesori della natura e tutti i sapori, i profumi e i colori di questa terra. “Scava e scova” è l’evento più cool dei prossimi due week end per godere l’Umbria che non t’aspetti: quella autentica, silvestre e rurale, di pietre e di sentimenti, che ha confidenza con la Storia e con il Creato, che fa da crinale con le Marche e che si allunga verso l’aretino. “Scava e scova” serve a scoprire i tesori di questa ruralità intensa, che profuma di eternità e di eccelsa natura: si vanno trovando i tartufi qui dove per tutto l’anno la terra li custodisce – i bianchi profumatissimi, i neri saporitissimi – e li trasforma in diamanti gastronomici, si vano cavando le patate piccole, bianche, sode; ci si inebria di un vino fresco come i refoli di tramontana e i ruscelli montani, si gode della sapidità, della consistenza della carne di Chianina, ci si ingolosisce con nocciole e cioccolato, ci si addolcisce col nettare delle amarene in un piacere del cibo che è esperienza dei luoghi.
Questo paese non di bengodi ma di ben essere si chiama Pietralunga. E qui il 7 e l’8 di ottobre e ancora il 14 e 15 si celebra un evento che è sì festa dei sapori, ma prima di tutto è celebrazione dell’identità di un borgo che dà del tu al tempo, che si potrebbe dire ha confidenza con l’eterno. Basta considerare che il cammino di Francesco qui ha una delle sue tappe più alte per spiritualità grazie al fatto che i luoghi consentono una meditata riflessione sul nostro vivere. Basta considerare che Pietralunga è stata eletta dalla stampa internazionale “borgo autentico e borgo dell’ospitalità”. Basta ricordarsi che per i vicoli di Pietralunga si sente l’eco del tempo nelle Pievi di Santa Maria e in quella de’ Saddi, nella rocca longobarda, nei palazzi patrizi, nei pianciti di pietra che i pellegrini della Francigena, del cammino della pace percorrono in saecula saecolorum.
“Scava e scova”, dunque, nel programma ciò che più ti piace. Si comincia sabato 7 ottobre alle 11 con l’inaugurazione degli stand dei produttori, poi c’è la gara dei cani da tartufo. La domenica cooking show per presentare a cura dell’Università dei Sapori di Perugia che lo ha messo a punto il Piatto di Pietralunga. In realtà si tratta di un menù che esalta i prodotti di Pietralunga e che sarà proposto da tutti i ristoranti E poi ci sono le escursioni guidate nei boschi e ancora le visite ai beni culturali. Lo stesso accade nel week end successivo senza dimenticare che ci sono anche i borghi ospiti: così si degustano il Sangiovese di Romagna, i formaggi friulani, i salumi marchigiani e abruzzesi.
“Scava e scova” è anche esperienza diretta del lavoro dei tartufai vistandole le aziende ma anche partecipando alla cerca grazie alla collaborazione con la Giuliano Tartufi (ci si prenota allo 075 – 9460022), è gara di cani da tartufo e gara podistica (la Tartufissima), è sfilata di auto d’epoca, è grande artigianato, è sfilate di mode, è spettacolo, ma prima di tutto è senso di comunità. “Scava e scova” è pure poter fare una camminata ripercorrendo i passi di San Francesco in un luogo di incanto e meditazione come la Valle del Carpina. “Scava e scova” per due week end è anche racconto di luoghi, leggende e miracoli come quello affascinante della “mannaia” che si disvela essere il Volto Santo di Gesù un culto che appartiene a tutta Europa che è custodito in un tempietto nella Cattedrale di Lucca ma che a Pietralunga ebbe origine e designò questo borgo come uno dei luoghi sacri del Medioevo. “Scava e scova” così diventa anche l’occasione per andare alla ricerca delle nostre radici. Scavando - per metafora - nelle zone archeologiche e scovando nei boschi l’infinito bello dell’alta valle tiberina. Per scoprire che sula Pietra è scritta la formula della buona e lunga vita.