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I "progetti" di Gazzè: "Durerà a lungo il sodalizio con la P-Funking Band"

Il cantautore, dopo il grande successo dei 10mila di Corso Vannucci per la notte di San Lorenzo, parla dei suoi progetti futuri e rilancia la collaborazione con la band perugina conosciuta in un programma radiofonico

(di Elena Testi, anche autrice del blog "elenatesti1987.wordpress.com")

Eclettico, simpatico e decisamente anomalo. Tre aggettivi per un solo uomo, Max Gazzè che ha mantenuto le promesse passate,“Una musica può fare cantare”. Può fare cantare, infatti, tutto Corso Vannucci nella notte di San Lorenzo. Anche con  la complicità P-Funking Band.

Prima del concerto è stato possibile fare una lunga chiacchierata con quello che è stato considerato il vincitore morale di Sanremo 2013. Una chiacchierata tra vecchi amici più che una semplice intervista asettica e da giornale

Come è nata la collaborazione con la P-Funking Band, noto gruppo perugino per altro? "Ci siamo incontrati in un programma radiofonico quasi per caso. Durante la messa in onda abbiamo improvvisato un pezzo insieme e successivamente ci siamo ritrovati sul palco del primo maggio. Poi abbiamo suonato insieme a Milano e adesso a Perugia. Una collaborazione che credo sia destinata a continuare".

(Nella sala accanto la band ride e lancia battute: l’intervista si interompe, qualche risata e si prosegue con la conversazione). Sei appena tornato invece dal tour europeo adesso proseguirai per tutta Italia?

"Sì, è stato un anno emozionante e sicuramente di crescita. Ci aspettano ancora molte date, tra le tante tappe, sicuramente una delle più suggestive sarà quella all’Arena di Taormina. Un luogo che io considero magico".

Sotto casa, il tuo ultimo singolo dell’omonimo disco, è una canzone nata in maniera un po’ particolare? Ci stoppiamo, ridiamo un po’. Parliamo del video della canzone che rappresenta pienamente il significato di questo pezzo fuori dal comune e risponde

“Effettivamente… Stavo lavorando con mio fratello, come ormai faccio da venti a questa parte, e ci bussano alla porta due testimoni di Geova. A quel punto ci siamo immaginati la difficile vita del predicatore e da lì è nata la canzone”.

Come vive la sua spiritualità quindi Max Gazzè? "Ho una mia spiritualità. Una mia spiritualità sicuramente fuori dai canoni comuni. Diciamo che non sono per le tradizioni imposte, ma credo che ogni uomo dentro di se debba fare un percorso interiore, se cossi può definire".

E dopo averci raccontato che la sua passione è anche leggere antichi testi mesopotamici, ci imbattiamo in un po’ di frivolezza tra segni zodiacali e strane date di nascita, come la sua ad esempio che è 6.7.’67. Domanda d’obbligo a qual punto è: A proposito di ritualità qualche gesto scaramantico prima di salire sul palco? “Faccio le pernacchia” – intona un acuto e si mette a ridere – No, nessun gesto scaramantico, salgo nel palco e basta”.

Da quanto suoni con la stessa band? "Da sempre e sempre gli stessi. Con loro ci mangio, ci viaggio e ci vivo possiamo dire..."

E ci litighi?

E ci litigo a volte…

Una flotta di bambini spetta con fervore che il loro cantante, o meglio il nostro cantautore anomalo, esca per fare con loro una foto. Lo lasciamo ai suoi fans ripromettendoci di vederci presto quando verrà di nuovo Perugina. Chissà forse molto più presto di quanto si pensi.

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