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A Perugia l'anteprima "winter" del Love Film Festival: non solo grande cinema, ma anche letteratura

L'anteprima winter del Love Film Festival riparte dalla letteratura e propone tre opere di sicuro interesse

Il Love Film Festival, anteprima winter della quinta edizione, riparte dalla letteratura. “Perché ogni buon film muove da una buona scrittura”, afferma il direttore artistico Daniele Corvi. Che – nel corso della conferenza stampa in Sala Rossa – non si risparmia qualche stilettata alla Regione dell’Umbria e al Comune di Perugia.

Pare non abbiano capito l’importanza di un Festival che porta fra i travertini della Vetusta personaggi del milieu artistico e… lavoro. Già perché le riprese di film e fiction hanno comportato riflettori puntati su Perugia, attività e benessere… e tanto altro potrebbero conferire, se solo le pubbliche amministrazioni inforcassero un buon paio di occhiali, in grado di correggere la loro forte miopia. Almeno in materia di arte e di spettacolo.

Il neo assessore Massimo Perari mostra sensibilità, rivela antiche ambizioni attoriali e promette impegno. Ma, con la sindacatura agli sgoccioli, ci sono poche speranze che si possa sortire qualche benefico effetto, legato al suo interessamento. Intanto, Corvi annuncia tre eventi di cultura, legati ad altrettante proposte storico-letterarie di vaglia, di produzione locale, ma di rilievo più alto.

Il 6 dicembre, ore 17, Sala della Vaccara, presentazione del libro di Giuseppe Maccarrone “Sotto attacco delle ’Ndrine”, curato e prefazionato da Sandro Allegrini. È la storia vera della resistenza di un uomo che ha saputo dire no al ricatto della ’Ndrangheta, ricevendo in cambio pallottole e tritolo. Ora gestisce un bistrot a Perugia. Ne parleranno con Allegrini e con l’autore, il magistrato Luca Semeraro e Salvatore Maria Miccichè.

L’8 dicembre, Festa della Madonna, doppia presentazione. Alle 12 “L’identità moderna e le sue origini” di Ozgen Kolasin, presentato dal grecista e poeta Donato Loscalzo col giovane studioso del Dams Emanuele Regi. Nella stessa data, in coincidenza col funambolo (ore 17), il libro di Sandro Allegrini “Alfiero Toppetti. Una spalla per amico”, col critico cinematografico Fabio Melelli e Massimiliano Castellani, responsabile delle pagine culturali de “L’Avvenire”.

Si tratta della biografia dell’attore assisiate, scoperto da Pupi Avati. Un personaggio televisivo assai noto e una “spalla” apprezzata nel milieu cinematografico nazionale e internazionale: si pensi a “Gangs of New York” di Scorsese o a “The Pope” di Netflix. La presentazione offrirà una scoppiettante serie di battute con la spalla più amata dalla Carrà.

Tutti gli incontri (sui libri che, casualmente, fanno tutti capo alla factory editoriale Morlacchi di Gianluca Galli) saranno introdotti dal direttore artistico del Festival Daniele Corvi. Che sottolinea: “Questa anteprima sollecita i temi che saranno al centro della prossima edizione. Dove si tratteranno argomenti di forte caratura sociale, con lo sguardo aperto all’orizzonte internazionale”.

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