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"Non è colpa mia", le voci di uomini che hanno ucciso le donne. Presentazione del libro alla Biennale di Milano

Cosa succede nella mente di uomini normali che diventano assassini e uccidono le proprie compagne, ex, mogli e madri dei loro figli, le stesse che dicevano di “amare”?

Cosa succede nella mente di uomini normali che diventano assassini e uccidono le compagne, ex, mogli e madre dei loro figli, le stesse che dicevano di “amare”? A svelarlo, è un libro scritto a quattro mani dalla giornalista Vanna Ugolini e dalla psicologa e psicoterapeuta Lucia Magionami: “Non è colpa mia” (Morlacchi editore), presentato nella splendida cornice della Biennale di Milano – “International Art Meeting". La giornalista, già presidente dell’associazione Margot che da anni scende in campo per aiutare le donne vittime di violenza di genere, ha dato voce proprio a loro, gli uomini assassini; li ha incontrati alcuni in carcere, raccontando le loro storie solo quando le sentenze sono passate in giudicato, ovvero “quando non esisteva più il dubbio della loro colpevolezza". Ha esordito così Vanna Ugolini durante la presentazione del libro, che racchiude le interviste fatte a tre uomini colpevoli di avere ucciso le loro compagne di vita in maniera brutale. Un volume che è una lucida testimonianza dei rapporti tra vittima e carnefice e del percorso che porta al femminicidio.

Presente anche l’avvocato Elena Messi, legale dell’associazione Margot e in prima linea contro la violenza sulle donne. Insieme all'autrice, alla presentazione di ieri, sono intervenuti anche la psichiatra Lucrezia Lerro, e Pippo Franco e Salvo Nugnes, ideatore e organizzatore della Biennale di Milano, dove sono esposte circa 400 opere da tutto il mondo, il 70% delle quali realizzate da artiste donne.

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