"la mì passione": il Gruppo di Teatro Popolare d'ARNA manda in scena la passione di Cristo
La proloco ARNA di CIVITELLA d'ARNA, in collaborazione con la proloco RIPA ed il Gruppo di Teatro Popolare d'ARNA, presenta l'ottava edizione de:
"La Mì Passione"
Domenica 13 aprile 2014
Ore 21
CIVITELLA d'ARNA
Rappresentazione Teatrale Itinerante della Passione di Cristo
come era recitata nella campagna perugina nel secolo scorso
con la partecipazione di oltre 50 tra attori e figuranti
Regia di Giuseppe Tufo
ingresso libero
info: Proarna 075602798 - 346 51 46 435
Le proloco di Civitella d'Arna e di Ripa, ripropongono ormai da ssette anni, la drammatizzazione della Santa Passione di Gesù nel dialetto della campagna del contado perugino. In particolare la rappresentazione scenica ripropone la Passione di Gesù e di Maria così come la cantilenava una vecchia signora, Erminia Calzoni Bovini, che fin dai primi anni del novecento andava di aia in aia, durante le serate della settimana santa per preparare i contadini alle celebrazioni del Triduo Pasquale. Nella Sacra rappresentazione, gli attori ed i figuranti della Proarna, coadiuvati da quelli della vicina proloco di Ripa, si muovono in una stupenda scenografia naturale trasformata, dalle parole del testo dialettale, in luoghi del sacro. Per una sera, l'aia, il pozzo, il pagliaio, la stalla, l'antico castello ed il campanile che domina il piccolo borgo di Civitella, toccati dal dolore straziante di Maria, diventano i luoghi reali dove la passione di Cristo si concretizza, così come se la immaginavano i contadini del secolo scorso. Il testo, riadattato per la rappresentazione, si attiene rigorosamente all'autenticità della rappresentazione sacra, ed è un importante documento storico che il Dott. Giuliano Bastianelli, di Ripa, appassionato della storia e cultura locale, ha conservato nel tempo. Una anziana signora, Erminia Calzoni Bovini, abitante a Montecapanno, nata nel 1863 e morta nel 1953, raccontava a memoria, nel periodo pasquale, la storia della Passione di Cristo. Il racconto della donna, venne scritto e gelosamente conservato dallo stesso Bastianelli che ne ha fatto dono alla Proarna per la rappresentazione.