Afterhours, i trent'anni della band si festeggiano a tutto rock in piazza Grande
Domani è il grande giorno degli Afterhours al Gubbio DOC Fest. Alle 21.30 arriverà nella straordinaria cornice di piazza Grande la band capitanata da Manuel Agnelli, per la tappa umbra del tour del trentennale, in una notte che vedrà sul palco eugubino anche i FASK, nuovi alfieri del rock italiano. Il cartellone musicale del DOC Fest 2017 si impreziosisce così di un'altra serata che si annuncia imperdibile, dopo il trascinante debutto di giovedì 3 agosto con Enrico Ruggeri e i suoi Decibel – in splendida forma – e il coinvolgente omaggio di Andrea Scanzi e Filippo Graziani, venerdì, alla straordinario “rivoluzionario della musica italiana” Ivan Graziani.
Le iniziative del programma DOC/Natura/Cultura - Gubbio DOC Fest propone quest'anno una sezione DOC/Natura/Cultura dedicata a vita, sapori e colori dell'appennino umbro-marchigiano e del territorio eugubino, che ne costituisce una parte essenziale, con l'obbiettivo di arrivare a proporre la candidatura del paesaggio rurale della Serra di Burano a far parte del Registro Nazionale del Paesaggio Rurale Storico. In tal senso il DOC Fest ha promosso due appuntamenti convegnistici molto partecipati, ospitati giovedì 3 e venerdì 4 agosto nella Casa di Sant'Ubaldo.
Il convegno di giovedì 3 agosto è stato organizzato con l’obiettivo di avviare, con la partecipazione di esponenti appartenenti a diversi settori dell’attività pubblica, una forte riflessione sui problemi emergenti nelle aree appenniniche e di comprendere strategie e attività prioritarie da mettere in campo al fine di salvaguardare e valorizzare quello che può essere definitivo come un “bioterritorio”, comprendente aspetti e valori culturali, sociali, economici e ambientali di straordinaria importanza. Coordinato da Giuseppe De Filippi, vicedirettore del TG5, dopo l'introduzione del sindaco di Gubbio Filippo Stirati, il convegno ha visto l'intervento di Bruno Ronchi, docente universitario e Presidente dell’Associazione per le Scienze e le Produzioni Animali (ASPA), che ha messo in evidenza le conseguenze negative del fenomeno del progressivo abbandono delle attività agricole e zootecniche nelle aree appenniniche, soffermandosi sulla “necessità di impostare la futura politica agricola valorizzando i 'servizi ecosistemici' che gli agricoltori svolgono nelle aree montane e sulla opportunità di puntare decisamente sulla qualità dei prodotti”. A seguire, prima delle conclusioni affidate all'onorevole Marina Sereni, vicepresidente della Camera dei Deputati, che ha illustrato il quadro complessivo delle iniziative legislative, concluse e in itinere, riguardanti le aree appenniniche, sono intervenuti anche Giuseppe Bastiani, vicepresidente di Associazione Insieme, promotrice del Gubbio DOC Fest, Alberto Giombetti, membro della Direzione nazionale della Confederazione Italiana Agricoltori (CIA), Giovanni Filippini, Direttore sanitario dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Regioni Umbria-Marche (IZSUM), e Oliviero Olivieri, docente universitario e Presidente del Parco Nazionale dei Monti Sibillini.
Il 4 agosto si è parlato invece del paesaggio rurale della Serra di Burano e dei suoi elementi storici e naturalistici. Il convegno, coordinato da Federico Fioravanti, giornalista ideatore “Festival del Medioevo”, ha visto gli interventi di Ettore Sannipoli (su L'abate Giovan Girolamo Carli: osservazioni sul territorio di Gubbio e suoi “contorni”), Elisabetta Carlino (su percorso di Sant'Ubaldo verso Monte Nerone), Corrado Cencetti (sulla geologia e geomorfologia della Serra di Burano), Donatella Carnevali (sulla toponomastica nel buranese: parole, saperi e valori del territorio), per chiudere con la proiezione fotografica dedicata al sentiero della Serra di Burano, a cura del Club Alpino Italiano – Sezione di Gubbio. Per il programma DOC Natura, nei giorni del Fest sono poi visitabili le mostre fotografiche sul Parco dei Monti Sibillini (nella Sala dell'Arengo del Palazzo dei Consoli) e sul paesaggio della Serra di Burano (nella Taverna dei Capitani), e proseguiranno gli incontri, la mostra-mercato e le attività dedicate a vita, sapori e colori dell'appennino umbro-marchigiano e del territorio eugubino, che ne costituisce una parte essenziale, pensate con l'obbiettivo di arrivare a proporre la candidatura del paesaggio rurale della Serra di Burano a far parte del Registro Nazionale del Paesaggio Rurale Storico.