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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Compleanno e nuovo libro per Franco Venanti, l'invito ai giovani: "Alzate gli occhi al cielo"

Lunga vita e tanti anni ancora di proficua produzione artistica e letteraria a un uomo che ha caratterizzato la temperie culturale della Vetusta. E continuerà a farlo

“Giovani, alzate gli occhi al cielo!”, questo in sintesi l’invito del pictor optimus Franco Venanti che ha festeggiato ai Notari l’uscita del suo ultimo libro insieme al proprio compleanno.

Alzare gli occhi verso l’altro e scoprire “Polvere di Stelle”, una stardust cantata da Rita Castigli e suonata al sax da Roberto Todini, allievo del nostro indimenticabile Alfio Galigani. Un momento musicale e poetico che ha costituito una perla perfettamente incastonata nella collana di arte e di cultura, proposta in un piovoso pomeriggio di novembre nella massima sala istituzionale cittadina, alla presenza di un pubblico numeroso e interessato.

Non a caso, l’assessore alla Cultura Leonardo Varasano dà il benvenuto, riconoscendo a Venanti il ruolo di persona capace di costituire un punto di aggregazione culturale, col suo Circolo Bonazzi (che ha compiuto il mezzo secolo di vita) e con la sua straordinaria opera di pittura, di grafica e di scrittura.

Il libro “Genesi” (per i tipi di Futura) è peraltro il penultimo, come si addice alla mente fervida del Nostro. Che ha in preparazione il quarto volume della autobiografia, che si dipana ormai da tempo e non sarà privo di interesse.

L’attuale è scritto a quattro mani con Pier Francesco Pingitore che ha corredato le 38 tavole con versi in dialetto romanesco, non lontano dall’italiano standard. Ne ha letto degli estratti Fausto Minciarelli, con verve e aderenza allo spirito che li ha generati.

L’opera di Venanti – si dice – conserva la linea dell’entropia: ormai un codice consustanziale alla produzione venantiana, e ripropone lo spirito del suo “Sporco Mondo”.

Si osserva che il Genesi appassiona proprio in quanto l’uomo contemporaneo ha timore di guardare al futuro e si delizia dell’indagine sulla propria origine. “Il testo – aggiunge – si muove nell’ottica di Ernest Renan che dice ‘vorrei essere sicuro che ci sia l’Inferno: sempre meglio del Nulla’. E il perché è facile immaginare”.

“Un testo – insomma – che è un inno alla vita”.

Luca Gammaitoni sottolinea il tentativo dello scienziato di rispondere alle suggestioni dell’Arte. “Perché l’Universo nasce dal Nulla e il Genesi è la storia delle storie scritte, il libro di tutti i libri. Perciò si presta ad essere avvicinato”.

Guido Barlozzetti sottolinea la “passione di Venanti per l’uomo”, specie quando ci si mette nella prospettiva di raccontare “una fabula che è intrisa di verità”.

In coda all’evento, la presentazione del progetto Azione cultura – Perugia verso il futuro”, con adesione di alcune delle maggiori Associazioni cittadine.

Lunga vita e tanti anni ancora di proficua produzione artistica e letteraria a un uomo che ha caratterizzato la temperie culturale della Vetusta. E continuerà a farlo.

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