Al Ciac di Foligno l'espressionismo astratto di Paul Jenkins
Inaugurata al Ciac di Foligno la mostra "La pittura assoluta", dedicata al pittore americano Paul Jenkins in occasione dei cento anni della sua nascita.
Paul Jenkins è considerato uno dei principali rappresentanti dell’espressionismo astratto di seconda generazione. È conosciuto per il colore luminoso delle sue astrazioni, incredibilmente fluide nella forma, quanto drammatiche nel contrasto cromatico.
Questa mostra ci rende testimoni della continua sperimentazione con il colore, la luce, la forma e l’espressione, alle quali l’artista si dedicò a pieno fisicamente e spiritualmente nel corso della sua carriera. Dalle tele scure ed intense della fine degli anni ’50 piene di mistero e contrasto, a quelle audaci e tattili degli anni '90 con i loro tratti spessi ed impastati, alle composizioni più effimere degli anni 2000.
Gli strati orizzontali di colore in Phenomena Ancestral Striations (1995), sembrano pulsare sotto pressione. Con un dinamismo simile, Phenomena Invocation at the Anvil (1998) è altrettanto potente con forme chiaramente definite dipinte con uno spesso impasto che sembrano esplodere con calore incendiario e fiamme dai veli di colore sottostanti. Al contrario, Phenomena Initiation (2007) è composto da veli verticali dai toni brillanti, sia trasparenti che opachi, che si sovrappongono e si fondono per riempire l'intera tela di colori vibranti. Osservando anche solo questi tre quadri si coglie in maniera evidente la continua esplorazione di Jenkins di nuovi modi di gestire i colori sulla tela, creando composizioni travolgenti, che uniscono la materia e la spiritualità.
Come scrive Italo Tomassoni a conclusione del suo saggio introduttivo alla mostra, “Jenkins coltiva l’arte dentro lo spessore di una superficie che è misteriosa perché è manifesta, impenetrabile perché totalmente rivelata. Infine: una profondità immersa nell’insolenza di una bellezza illuminata da una luce che viene da molto lontano”.