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Arriva il documentario italiano sulla vita di giovani fotografi nella città Siriana

In proiezione domenica 24 gennaio, ore 21, allo spazio Zut. In serata l'inaugurazione della mostra fotografica di Halab News Network

Maggio 2014. Dall’inizio della Rivoluzione Siriana, alcuni ribelli di Aleppo liberata continuano instancabili il loro lavoro di reporter nel network televisivo Halab News Network.
 L’idea del fotografo Enea Discepoli di organizzare una mostra fotografica nel centro storico di Aleppo con i media-attivisti è la fonte di ispirazione di questo documentario girato da Ruben Lagattolla, anconetano di 32 anni, operatore video e montatore per l’agenzia Epos.


Approdati in Siria con le stampe fotografiche sotto braccio però, per Ruben ed Enea si manifesta subito l’impossibilità di effettuare la mostra: la scuola dove dovevano essere esposte le foto viene bombardata e distrutta il giorno prima dell'arrivo dei fotografi italiani. Da qui inizia il racconto che vuole ugualmente mettere in luce i giovani media-attivisti e nel contempo vedere con i loro occhi, come media, per raccontare la tragedia che si protrae in Siria dal 2011. 
Il racconto è sviluppato attraverso interviste con opinioni e testimonianze dei media-attivisti, confermate però da episodi vissuti direttamente dalla macchina da presa, in prima persona, che catapultano lo spettatore direttamente nella realtà quotidiana al fianco dei ragazzi.


Il regista vive e racconta la situazione in un costante stato di lucida paura, che si trasmette nelle immagini. Immagini non celebrative, di una persona occidentale che, solo con lo sguardo, fa riflessioni e confronti tra la nostra società apparentemente sicura e quella siriana infangata in uno stato di violenta anarchia. Riflessioni che vanno a preferire uno sguardo sulla condizione umana della popolazione civile rispetto ad una ricerca di immagini di impatto giornalistico sulle strategie e le operazioni militari. 
Una volta in Italia, Lagattolla cerca aiuto per la produzione ed il montaggio del documentario. Inizia così a collaborare con Filippo Biagianti, un giornalista e documentarista di Urbino, che con Ruben cura la regia ed il montaggio del film.

L'intento è quello di raccontare la realtà siriana con un approccio il più possibile umano, senza cadere nella retorica dell'appartenenza religiosa, del fondamentalismo islamico, della spettacolarizzazione della guerra.
Le immagini sono esclusive, partendo dal presupposto che all’epoca del viaggio (30 aprile - 9 maggio 2014), i due reporter erano gli unici stranieri ad Aleppo libera.

Dopo la proiezione fuori concorso alla prima edizione di Diritti a Todi, il festival di cinema documentario realizzato insieme ad Amnesty International, Young Syrian Lenses approda a Foligno. In collaborazione con Multiverso Foligno Coworking, lo spazio ZUT organizza e ospita la proiezione gratuita del film e un incontro con il co-regista Biagianti e con Alessandro Lucibello, responsabile della Circoscrizione Umbria di Amnesty International. 
Per la prima volta in Italia, in serata verrà presentata la mostra fotografica dei media-attivisti di Halab News, che rimarrà visitabile al piano superiore dello Zut. Il pubblico avrà la possibilità di acquistare le stampe delle foto esposte tramite una donazione; il ricavato verrà devoluto all'autore, il protagonista del documentario, e alla sua famiglia, rifugiati attualmente presso un centro d'accoglienza in Olanda. L'ingresso all'evento è gratuito; si consiglia la prenotazione dei posti scrivendo un'email a docfoligno@gmail.com oppure un sms al 349 3996132.

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