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Lunedì, 29 Aprile 2024
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Giovani talenti, Giovanni Guidi è “Ambasciatore dell’Umbria nel mondo”

Per la rivista "Musica Jazz" è lui il Miglior giovane talento italiano, per l'Umbria, è Ambasciatore nel Mondo. PerugiaToday ne ha parlato con questo grande artista umbro che oggi ha ritirato l'importante riconoscimento

Impossibile non rimanere rapiti da quell’abbraccio musicale, da quella sintonia “pura” ed elegante che lo rende un tutt’uno con il suo strumento; e impossibile è ancora non rimanere increduli dinanzi al geniale talento di questo giovane pianista folignate che si espresso con acclamate esibizioni in tutto il mondo.

E il pubblico di Umbria Jazz stamane era per lui; per quel suo virtuosismo composto ed elegante, per quella sua vena musicale così fiorente da averlo portato a girare i palchi di tutto il mondo.

E la sua terra, quell’Umbria scenario di grandi prodigi del jazz che da Perugia, a Foligno fino ad Orvieto hanno reso possibile un richiamo mondiale, oggi premia Giovanni Guidi con un importante riconoscimento: essere l’”Ambasciatore dell’Umbria nel Mondo”. Un omaggio che la Fondazione Cassa di Risparmio dell’Umbria conferisce ogni anno ai grandi nomi del panorama musicale che hanno fatto, e stanno facendo, la storia e la fortuna di Umbria Jazz: Enrico Rava, Renato Sellani, Giovanni Tommaso, Stefano Bollani, Francesco Cafiso, Roberta Gambarini, Franco D’Andrea, I Solisti di Perugia, Danilo Rea, Enzo Pietropaoli.

Cosa rappresenta, per un giovane artista, essere premiato come Ambasciatore dell’Umbria nel Mondo?

“Una grande gratificazione sicuramente, ed un onore. Ma la grande soddisfazione per me è quella che da il pubblico che ti segue, che ti applaude ed a cui sei grato di poter dare la tua musica”

Musicalmente, sei cresciuto sotto l’ala del Maestro Enrico Rava, hai collaborato con Petrella; cosa ha significato potersi confrontare con i giganti del jazz italiano?

“Io e Rava ci siamo conosciuti ad un corso di jazz a Siena; mi notò e da lì entrai a far parte del suo gruppo; una collaborazione prolifica e di grande amicizia. Rava è stato il mio maestro; è un grandissimo musicista ed è stata e continua ad essere un ‘esperienza profonda di maturazione nell’arte e nella vita. Petrella è un altro eccezionale artista, fra i più brillanti dei nostri anni. È una fortuna poter lavorare a fianco di questi grandi artisti”.

Da dove nasce la tua ‘vocazione’ per il jazz?

“Ho respirato tutta la vita la musica jazz, mio padre, grande estimatore di musica, mi ha avvicinato ai celebri interpreti che hanno poi permesso di rapportarmi a questa musica appena iniziai a studiare pianoforte. Un percorso naturale che ha origini fin dall’infanzia”

Oltre a suonare, ti occupi della direzione artistica di Young Jazz a Foligno, una vetrina per i giovani musicisti internazionali…

“Cerco di dare il mio contributo alla musica in Umbria cercando di mettere in luce interessanti musicisti più o meno conosciuti, italiani e non. È importante dare spazi e vetrine privilegiate alla musica “giovane” che ha sempre meno opportunità di farsi conoscere al grande pubblico”.

Sei in tournè con il tuo ultimo disco, “This is the Day”, ce ne puoi parlare?

“É il secondo album pubblicato dalla ECM, ed insieme al mio trio vi abbiamo confluito quello che stavamo vivendo musicalmente in questo momento. È un lavoro importante, frutto di un cammino insieme. Per me è difficile parlare di un album o dei miei lavori, la musica forse va solo sentita, no spiegata”.

Quali saranno i tuoi prossimi progetti musicali?

“In autunno è in uscita un nuovo disco con Gianluca Petrella. A primavera partiremo con un tour europeo che toccherà Berlino, Madrid, Oslo, Amsterdam e poi alcuni collaborazioni con Rava”.

Dopo aver ritirato il Premio, il giovane Guidi, classe 1985, si siede al pianoforte. Attimi di vibrante attesa separano l’artista dalla sala gremita del Teatro Morlacchi; attimi, solo attimi, che sentono già presagire l’emozionale attacco di questo splendido pianista. Ad accompagnarlo,  la batteria di João Lobo (già con Roswell Rudd) e il contrabbasso di Thomas Morgan, il perfetto trio che regala al pubblico raffinate ballads del loro ultimissimo disco “This is the day”. 

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