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Cultura

Il perugino Alessio Biagiotti in mostra al centro per l’arte contemporanea Trebisonda

Nei piani lignei sovrapposti, Biagiotti distribuisce colore e materiali vari. Il cromatismo è la risultante indeterminata di un processo instabile e mutevole. Il rassicurante formalismo della pittura storica è rinnegato

E' stata inaugurata ieri la mostra Back to paniting, personale dell’artista Alessio Biagiotti curata da Maurizio Coccia, che resterà aperta fino al 31 luglio al centro per l’arte contemporanea Trebisonda di Perugia (Apertura il 14/15/16 luglio dalle 16:30 alle 19:30; fino al 31 luglio su appuntamento (ai seguenti numeri di telefono 3382998822 o al 3315793797. Dal 16 luglio 2016 al 3381593981).

Back to Painting rappresenta per l’artista perugino un momento di verifica cruciale. Il suo percorso, infatti, è sempre stato rivolto alla sperimentazione. Nuove tecniche, linguaggi eclettici, multidisciplinarità come metodo. In questo momento della sua carriera, nel pieno cioè della sua maturità creativa, Biagiotti precisa un’articolata riflessione sul medium della pittura. E lo fa evitando ogni tentazione narrativa o deriva sentimentale.

Presentando al pubblico i risultati recenti del suo percorso, quindi, offre anche uno spunto di riflessione sul linguaggio forse più tradizionale. La pittura, infatti, così incrostata di retorica e mitologie romantiche, sembra stenti oggi a trovare un’adeguata posizione nel dibattito artistico. Biagiotti, forte di una lunga ed eterogena esperienza, raggiunge invece risultati sorprendenti, sul piano formale e dei contenuti. Con la nuova serie di lavori insinua l’elemento installativo nella pittura e contraddice la teoria della specificità del medium, trasformando i suoi manufatti in presenze esplicitamente tridimensionali. Inoltre, dà ampio spazio al principio di aleatorietà, non potendo controllare sino in fondo gli esiti del suo intervento.

Nei piani lignei sovrapposti, Biagiotti distribuisce colore e materiali vari. Il cromatismo è la risultante indeterminata di un processo instabile e mutevole. Il rassicurante formalismo della pittura storica è rinnegato. Il dualismo forma/colore lascia posto a una morfologia plastica, che negozia ogni volta con il pubblico la propria collocazione, nello spazio, nel tempo, nella memoria personale.

In mostra sono presentati anche i lavori preparatori, oltre ad alcune sculture di grandi dimensioni e diversi video. L’ennesima testimonianza della versatilità – e coerenza – di uno dei più talentuosi artisti della sua generazione. L’iniziativa è stata realizzata con il patrocinio del Comune di Perugia.

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