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Al Corciano Festival, Steven Mead: il più grande ottonista al mondo

L’entusiasmo è esploso all’esecuzione, da parte di Mead, di “Someone to Watch Over Me” di George Gershwin: toccante ed esaltante

Al Corciano Festival, Steven Mead, il più grande ottonista al mondo, celebrato per l’impareggiabile perizia con l’Euphonium. Entusiasmo alle stelle. Ha suonato musica contemporanea e tradizionale, con questo strumento che assomiglia al bombardino, ma che è capace di inusuali sonorità. Tanto che Steven Mead ha avuto l’onore, e il merito, di esibirsi coi maggiori ensemble al mondo: dall’Europa all’Asia agli Stati Uniti. È talmente unico che lo richiedono per masterclasses ovunque.

Oltre ad essere un virtuoso dello strumento, ne progetta e brevetta sostanziali innovazioni, come imboccature e sordine che ne rendono ancora più suggestivo il suono, tra brass e corno. Nell’intervallo fra i due tempi, si è proceduto alla premiazione del concorso di composizione, il cui vincitore del secondo premio (il primo non è stato assegnato) è risultato il Maestro Giancarlo Aquilanti.

Poi la ripresa del concerto, col Corciano Festival Orchestra, magistralmente diretta da Alessandro Celardi, una presenza ormai ben nota ai corcianesi e al pubblico della kermesse della città di Coragino.

L’entusiasmo è esploso all’esecuzione, da parte di Mead, di “Someone to Watch Over Me” di George Gershwin: toccante ed esaltante. Più volte richiamato dal pubblico, Steven Mead ha eseguito “Funiculì funiculà” e un pezzo improvvisato di raro virtuosismo. Cose che succedono solo a Corciano. Dove si può ascoltare il meglio del panorama musicale internazionale… a costo zero.

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