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La grande musica d'autore sul palco di Umbria Jazz: è il gran galà del passato nostalgico

Da Lucio Dalla a Battisti per poi passare a Tenco. La bellezza della musica italiana splende sotto le stelle del jazz

Gino Paoli. Ultimo superstite della musica d'autore italiana. Danilo Rea. Pianista eclettico. Giuliano Sangiorgi. Voce indimenticabile. Paolo Fresu. Trombettista ineccepibile. Accade che quando metti quattro elementi di questo spessore su un solo palco la serata prenda improvvisamente una piega di sospettabile romanticismo. Capita che un pubblico, quello di Umbria Jazz, prenda il proprio smartphone, anche se severamente vietato, e inizi a filmare il concerto dall'inizio alla fine. Capita che si pensi agli amori lontani o a quelli vicini.

Più che una serata dedicata a Tenco, è una notte consacrata alla musica italiana. È il gran galà dei classici intramontabili. Per un attimo di impercettibile ed eterna lunghezza, si riscoprono tutti amanti del passato. Di quell'amore persino esasperato ma comunque profondo. Nostalgico. E poi arriva il jazz, rappresentato da un Danilo Rea inarrestabile e un Paolo Fresu che si fonda perfettamente alla poesia delle parole. Arrivano loro, mostri sacri nonostante in vita, a far sognare. Sì, a far sognare.

E vedi Sangiorgi che si commuove sulle note di un Lucio Dalla che tanto ha dato. Si emoziona mentre canta testuali parole: “Felicità su quale treno viaggerà. E come sempre non ti fermi mai”. Come non si fermano gli applausi e l'emozione. E poi. Subito dopo Battisti. Fresu sottolinea la bellezza dell'amore. L' amore passionale e travolgente. E quel “non chiudo gli occhi e penso te” si tramuta in classico rinnovato grazie all'energia di una tromba che non placa i sentimenti ma riesce a esaltarli.

Insomma. È la notte dei miracoli, parafrasando Lucio Dalla. Ma si sa, si riesce a dare il meglio di sé soprattutto quando la canzone ci appartiene. Ed è così che Gino Paoli ripropone il suo sconfinato repertorio e Sangiorgi si lancia in un “solo per te” che scalda la temperatura. Lasciano stordito il pubblico che si aspettava una serata completamente dedicata a Tenco ma si è ritrovato a dover perdersi nella bellezza dell'assoluto e omni-comprensivo cantautorato.

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