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Umbria Jazz by night scalda il pubblico con il super omaggio a Prince

L'inchino di Umbria jazz stasera è tutto per il funky e per uno dei giganti della musica che rese unica l'edizione 2011 del festival: Prince. Sul palco Cory Henry e George Clinton

“Solidarietà con la Francia” e ancora “La musica contro i fabbricanti di morte”. Sono queste le parole, forti come un pugno, che ancor prima delle note hanno aperto il penultimo appuntamento di Umbria Jazz by night all’Arena Santa Giuliana. Come a dire..’show must go on’ ma con una consapevolezza. La rabbia ed il dolore per il massacro avvenuto giovedì sera a Nizza, non deve fermare la gente, non deve isolarla dalla paura. Non deve vincere il terrore. E a volte, come una piccola magia, può accadere che la musica faccia unire le persone. Nonostante tutto.

L’inchino di Umbria jazz stasera è tutto per il funky e per uno dei giganti della musica che rese unica l’edizione 2011 del festival: Prince.Si inizia con i Funk Off, l’amatissima street band ospite fissa del festival che, dai vicoli alle piazze del centro storico, è’ scesa fin sotto il palco dell’arena per omaggiare la lunga notte funky di Umbria Jazz. Ma è con i magici suoni a metà strada fra sinfonie soul, black e psichedeliche che si alza il sipario su questa straordinaria serata; Cory Henry e i suoi “apostoli del funky” si presentano alla platea di Perugia con il loro personalissimo inchino al folletto di Minneapolis: Prince è nel cuore, nei suoni, nelle armoniche di questi bravi musicisti. Il pubblico balla, partecipa, si lascia travolgere da un’ondata di freschezza ed elettricità che scalda la lunga ma fredda notte d’estate.

Umbria Jazz e la magica notte dedicata a Prince

Guest star all’Arena, il grande  George Clinton: uno dei nomi di punta del funky internazionale, è lì, sul palco, con tutta la forza e la personalità che solo un’anima da palcoscenico sa dare ai suoi fan. Dai look eccentrici che tuttavia non trascendono mai un gusto puramente kithsch, Magnetico, sopra le righe ma senza eccessi, trae linfa da tutta la sua storia musicale. In lui c’è il rock, c’è l’r&b, il gospel, il jazz, ma anche il rap,  hip hop. Un magma sonoro componibile a partire dalle sue origini, dalla sua comunità nera americana, dalla sua formazione internazionale.

Stasera, a vincere, è stata la musica, sopra tutto. Il suo linguaggio universale che omaggia gli eroi, che si affianca ai soprusi e che sa ancora emozionare.

Il grande George Clinton sul palco del Santa Giuliana

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