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L'INTERVISTA - La P-Funking Band spegne 10 candeline: mega-evento all'Urban Club

Una delle marching band più famose d'Italia festeggerà il compleanno all'Urban e pubblicando il nuovo disco dal titolo "Collaudi"

Dieci anni. Dieci lunghi anni in cui sono cresciuti, lavorando per un unico scopo: diventare una delle marching band più famose d'Italia. Questa è la storia della P-Funking Band e di un sogno divenuto realtà. Le dieci candeline verranno spente sul palco dell'Urban Club con un evento (il 6 maggio) che vedrà salire, uno dopo l'altro, tutti gli elementi che hanno fatto la storia di questo gruppo dal sapore dance ma anche un po' funky. “È uno traguardo importante”. Queste le prime parole di Riccardo Giulietti, uno dei fondatori. Non solo però, perché oltre alla grande festa, alla quale sono ovviamente tutti invitati, c'è un'altra novità: l'uscita del nuovo album. Il nome è sicuramente originale: Collaudi. Ma ciò che più stupisce è il regalo che questi giovani musicisti hanno voluto fare a chi negli anni ha marciato con loro a ritmo di musica. “Abbiamo deciso – spiega Riccardo – di non avere ospiti, ma di registrare dei brani che rispecchino la nostra essenza”. Ed è proprio riguardo a loro essenza che Riccardo va oltre rimarcando “l'originalità della natura di questa marching band che è riuscita lavorando sodo ad accaparrarsi un proprio posto e una propria nicchia di ascoltatori”.

Nuovo Disco - A proposito del nuovo disco “il nome nasce per un gioco di parole mentre stavamo andando a un concerto. Collaudi sarebbe più in gergo dialettale 'Coll'Audi' (a testimoniarlo la copertina, ndr.). Il titolo è nato grazie ad alcuni membri del gruppo che sono originari di San Venanzo”. Insomma un elogio all'Umbria più vera e al prendersi seriamente, ma mai fino in fondo nonostante l'impegno. “Ci incontriamo ogni martedì – racconta Riccardo – proviamo, suoniamo e cerchiamo di crescere”. Di strada ne hanno fatto ed i nove pezzi che saranno l'essenza di Collaudi promettono di regalare grandi emozioni.

Questi ragazzi hanno girato tutta Italia, ma il dente dolente rimane pur sempre Umbria Jazz. “È una domanda che ci fanno spesso. Noi effettivamente non ne abbiamo mai preso parte. Qualche anno fa speravamo nella chiamata, ma che alla fine non è arrivata”. “Forse – afferma il fondatore – se ci avessero fatto suonare quattro anni fa non saremmo riusciti a dare il meglio di noi”. Chissà che il patron Carlo Pagnotta non decida che sia giunto il momento buono.

L'evento - Dai cinquanta ai sessanta concerti in un anno con pezzi originali scritti, non solo da Riccardo, ma anche dal giovanissimo Lorenzo Cannelli. E se si parla di progetti futuri la risposta è semplice: “Adesso è bene pensare al presente perché c'è una ricorrenza importante”. Insomma piedi e strumenti piazzati a terra, ma sempre a ritmo di musica. Il 6 maggio sarà infatti un evento storico. Storico perché parteciperanno al concerto tutti coloro che hanno fatto parte di questo sogno. Saranno in tutti 35 le persone che saliranno sul palco per esprimere la vera essenza della P-Funking Band “un gruppo che non vuole fare musica vecchia, ma neanche ultra moderna. Insomma che sappia fondere vari generi mantenendo una vena di originalità che non guasta mai”.

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