In concerto a Perugia “Le luci della centrale elettrica” con Firmamento tour
Sabato 14 marzo sul palco dell' Urban torna un artista che negli ultimi anni ha saputo conquistare il pubblico con il suo mondo fatto di frasi che evocano immagini a tinte forti, espressionistiche. Un' Emilia (e un'Italia) deturpata, distrutta, ma tuttavia ancora viva.
Vasco Brondi, ovvero Le luci della centrale elettrica arriva con Firmamento tour; un concerto elettronico ma suonato con le braccia. Un concerto disco-punk. Elettrico ed elettronico. Con Fede Dragogna (I Ministri) alla chitarra elettrica, Matteo Bennici al basso elettrico e Paolo Mongardi (ZEUS!) alla batteria.
Sarà uno spettacolo che tirerà fuori il lato più ritmico e distorto di Costellazioni e degli altri dischi, quell’ idea di ballare sotto i bombardamenti. “Ci saranno molte canzoni che non suono da anni o che non ho mai suonato dal vivo e dopo quest’anno di concerti da marzo a marzo le luci si fermeranno fino a chissà quando.”
La strada artistica di Vasco Brondi incrocia quella di Giorgio Canali, chitarra disturbata dei CSI e musicista sui generis, ruvido e radicale nell’approccio. Nasce così “Canzoni da spiaggia deturpata”, il primo album de le luci della centrale elettrica prodotto in collaborazione con Canali e pubblicato da La Tempesta, una delle principali labels indipendenti italiane, creata dei Tre Allegri Ragazzi Morti.
L’album, che sfoggia in copertina una splendida illustrazione di Gipi, ottiene ottimi riscontri, al punto da ricevere il Premio Tenco nella categoria “Migliore opera prima”, oltre alle copertine di alcune riviste specializzate (Rumore, Blow up), mentre sono più di cento i concerti del tour che presenta il disco, facendo tappa in club e festival prestigiosi. “Canzoni da spiaggia deturpata” sarà anche inserito al sesto posto nella classifica dei dischi del decennio stilata dal magazine Rolling Stone a dicembre del 2010, primo degli italiani.
Quello di Vasco Brondi è un percorso di formazione onnivoro, la cui forza è rappresentata dal confluire di linguaggi artistici diversi e complementari nel divenire degli scenari tecnologici: la musica, naturalmente, il cinema, il fumetto, il videoclip, l’illustrazione, la pittura, la danza e la scrittura da un lato. Internet, i blog, l’esplosione dei social network dall’altro. Così mentre “Per combattere l’acne”, forse la canzone più popolare contenuta sul suo album d’esordio, trova posto nella colonna sonora del film di Federico Rizzo “Fuga dal call center” (2009), non sorprende poi tanto che il successore del primo album de le luci non sia un nuovo disco ma un libro, raccolta di alcuni post scritti per il suo blog insieme ad altre pagine inedite, pubblicato in quello stesso anno a nome Vasco Brondi e intitolato “Cosa racconteremo di questi cazzo di anni zero” (Baldini&Castoldi).
“Costellazioni”, è invece il titolo del terzo lavoro di studio de le luci della centrale elettrica, pubblicato il 4 marzo 2014. L’artwork del nuovo album è stato realizzato da un altro grande artista visuale come Gianluigi Toccafondo, mentre il primo videoclip che accompagna il brano “I destini generali”, è di Michele Bernardi.