L’irriverente vena cantautorale dei Nobraino in concerto all’Urban Club
Sabato 6 dicembre tornano sul palco dell' Urban i dissacranti e provocatori Nobraino.
Sarà “L’ultimo dei Nobraino” il piatto forte della tournée, pubblicato lo scorso 4 febbraio per Color Sound Indie / Warner Music Italy: quarto album discografico in studio della band, è stato anticipato il 10 gennaio dal singolo “Bigamionista”.
Il disco contiene quattordici tracce capaci di fondere l’indie rock al cantautorato con l’aggiunta di atmosfere folk e testi ironici che da sempre caratterizzano la band. Oltre a “Bigamonista”, vi sono “Via Zamboni”, la via di Bologna sede delle principali facoltà dell’Università; “Jacques Pervert”, che rivolta il nome del grande poeta francese Jacques Prevert, riconsegnando un’idea di amore alternativa. “Bella polkona” gioco di parole che descrive la terra di origine del gruppo, mentre “Michè” è una sorta di omaggio-estensione de “La ballata di Michè” di Fabrizio de André.
Conosciuti per i live adrenalinici e fuori dagli schemi, i Nobraino sommano a una sana dose di fisicità che il palcoscenico fa fatica a contenere, un’uguale quantità di cinico rock d’autore. Deformazioni sarcastiche inscatolate in una sghemba lirica contemporanea sono il loro marchio di fabbrica. Con l'uscita di “No Usa! No UK!” nell'aprile del 2010, grazie anche a un fitto passaparola e ai tanti concerti, i quattro si sono guadagnati il titolo di band rivelazione del panorama indipendente italiano.
La band, un classico quartetto rock, ha da quest'anno promosso il proprio trombettista turnista al grado di "Aspirante Nobraino". Quest'ultimo infatti, dopo diversi mesi di collaborazione, ha espresso il desiderio di entrare a far parte del gruppo il quale, approvata la richiesta ha avviato l'iter che nel giro di qualche anno dovrebbe portare il trombettista a diventare un Nobraino a tutti gli effetti. Al momento quattro di nome ma cinque di fatto, l'ennesima anomalia nella storia di questa formazione.