Prende il volo, a Colombella, la rassegna teatrale DoncAlor
Prende il volo la rassegna teatrale “DoncAlor”, organizzata dagli Amici del Teatro di Colombella presso il Teatro Lucio Bonucci. Il ciclo vede sotto i riflettori quattro compagnie amatoriali, selezionate tra una decina di aspiranti concorrenti. Il sipario dell’inaugurazione si è aperto sulla Compagnia Arca di Trevi, che ha proposto la trasposizione di una pièce napoletana di Gaetano di Maio (“È sciuto pazzo ’o parrocchiano”), voltata in dialetto trevano col titolo “I miracoli di don Pierino”. Adattamento e regia di Graziano Sirci.
In scena un consistente gruppo di attori (ben 13) a raccontare una storia fitta di amori e disamori, di miracoli fasulli e matrimoni riparatori, propiziati da un prete creativo e conciliante. Il tutto condito da equivoci e agnizioni, abissi sociali da colmare, distanze da annullare, dissapori da cancellare. Con un sagrestano perennemente affamato e inguaribilmente confusionario, Modestino, animato da un Mauro Monarca variopinto e un po’ suonato. Tira le fila della vicenda la perpetua Rosa (Rosella Brunelli) invadente e faccendona, affiancata da un parroco (Nadio Beddini) intrigante, ma ricco di umanità.
Sabato 27 tocca a “La Badia” di Pietrafitta di Maria Cristina Mencaroni con “Ritratto di famiglia”. Il 3 febbraio ai “Clitunnali” che propongono “WWW. Scampamorte.com”, un commedia brillante con all’attivo oltre 500 repliche e, infine, il 10 febbraio ai ternani con “È arriatu mi’ cugginu”. La palma, e il relativo premio in denaro, verranno assegnati da una giuria di qualità.
