Ultimo tango a Parigi, il PostModernissimo lo omaggia con due musicisti di livello internazionale
Sono passati 43 anni dall’uscita del capolavoro di Bernardo Bertolucci “Ultimo tango a Parigi”, un gioiello di cinema italiano ancora amato ma che subì una dura condanna da parte della censura di allora che ne ordinò la confisca di tutte le copie, da distruggere insieme ai negativi. Solamente il 9 febbraio del 1987 il film fu dichiarato “non osceno” e pertanto rimesso in circolazione; una data che il PostModernissimo celebra a suo modo ospitando un evento musical-cinematografico davvero unico.
In occasione dell’anniversario della “liberazione” dalla censura, lunedì 9 febbraio saliranno sul palco del PostModernissimo due musicisti di livello internazionale, inaugurando ufficialmente la stagione concertistica del nuovo spazio culturale perugino. Saranno infatti Javier Girotto, sassofonista argentino celebre in tutto il mondo, e Francesco Nastro, che ha recentemente pubblicato un album in trio con Gary Peacock e Peter Erskine, i protagonisti del primo grande evento in programma. I loro strumenti, per una notte, dialogheranno con gli sguardi di Marlon Brando e Maria Schneider, protagonisti sullo schermo attraverso un montaggio originale del film di Bertolucci.
Lo spettacolo visivo si fonderà con la musica, conferendo alle scene una propria melodia. Gli amplessi, la passione, un amore chiuso tra poche mura, saranno caricati di nuovi significati, con un coinvolgimento dello spettatore a 360°. Un’opera che nasce dall’idea di Cesare Settimo, Direttore Artistico della storica rassegna napoletana Jazz&Movie, che regalerà agli spettatori del PostModernissimo anche alcuni inediti che Astor Piazzolla scrisse ad hoc prima che la celebre colonna sonora del film fosse affidata da Bertolucci a Gato Barbieri.