Il cibo diventa spettacolo, al Teatro Spazio Fabbrica tre atti unici di Stefano Benni e Cinzia Villari
Il cibo ha il potere di deliziare, amareggiare, redimere, sconvolgere, eccitare, ispirare? Allora ecco tre storie che raccontano con il cibo l’amore, la fede, la seduzione e l’abbandono. Per la stagione firmata Athanor Eventi in collaborazione con il Comune di Lugnano in Teverina, il Teatro Spazio Fabbrica ospiterà sabato 12 marzo (ore 21.15, biglietto 15 euro e ridotto 12 euro) lo spettacolo “Cibami”: ad interpretare tre atti unici di Stefano Benni e Cinzia Villari sarà Tiziana Foschi accompagnata dalla voce e dalla chitarra del cantante romano Piji. I tre atti unici sono quindi di Benni e Villari. Autori diversi, eppure il ritmo della scrittura è in entrambi “musicale” come le parole scelte mai a caso, a volte in rima, sempre ironiche e con momenti di vera poesia.
Nel primo racconto una suorina di provincia, in attesa di servire ad una prestigiosa tavolata di alti prelati, chiacchiera con il “Signore”. Esprime con candore la gioia di essere “una serva di Dio”. È così bello svegliarsi alle quattro del mattino e pelare pelare pelare patate… per Dio! “Il cibo è una lunga storia d’amore” dice la protagonista del secondo racconto. Tragicomico. Acido. Grottesco. Si ride e ci si pente. Poi si ride ancora. È una donna che “cucina l’amore” ma ne esce un puzza d’abbandono. Odore che penetra come il coltello nel cuore del suo amante. La chimica dei sentimenti e l’incontro degli ingredienti, dunque.
E l’ingrediente più sublime, misterioso e spietato rimane comunque l’amore che nell’ultimo racconto ha un “tempo di cottura” preciso: i due protagonisti, Sofronia e Rasputin, si muovono come in battaglia. Una fisarmonica ironica e amara scandisce i loro passi. Sofronia conosce ogni foglia, ogni radice, ogni verdura ed è pronta a comporla con acutissima sensibilità. Rasputin è cuciniere di cacciagione e carne, il suo coltello è sempre insanguinato come quello di Sofronia è sempre profumato.
Alle ore 20 precederà lo spettacolo una degustazione a tema gratuita a cura del Progetto F.I.L.I. dell'Unitre Amelia in collaborazione con Slow Food Italia Terre dell'Umbria Meridionale.