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Tutti pazzi per il peperoncino: in 140 per una cena infuocata dall'antipasto al dessert

A organizzare l'evento l'Accademia del Peperoncino di Perugia, che esiste da dodici anni e conta circa 60 iscritti

Circa 140 i commensali, amanti della spezia afrodisiaca per eccellenza, si sono riuniti a tavola per deliziare il palato al ristorante “La Dolce Vita” di Perugia lo scorso 13 ottobre. Prima della cena, con l’intervento dell’agronomo e Capo Panel Assoprol Umbria Angela Canale, tra le penne di punta di Saperefood.it, si è avuto modo di parlare del binomio perfetto tra il buon olio extravergine di oliva, eccellenza del nostro territorio, con il peperoncino, magari il “Grifo Rosso”, frutto di forma allungata e di colore rosso, più grande di un Cayenne, ma con un grado di piccantezza amabile. Il “Grifo Rosso”, come ci dice il Presidente della Delegazione Dr. Alfonso Rizzo, è un marchio registrato dall’Accademia del Peperoncino di Perugia.

Una serata hanno preso parte nutrizionisti, agronomi, agricoltori, medici, liberi professionisti e giovani degustatori che hanno potuto osservare ed assaggiare, grazie al contributo dell’accademico Dr. Domenico Rutili, tantissime varietà di peperoncino: dall’‘Aji panca’ colombiano, al profumatissimo ‘Scotch Bonnet Moa’ jamaicano, dal rosso ‘Naga Morich’ dal Pakistan al più ‘Naso di Cane’ della nostra Calabria.

Dopo un infuocato antipasto a buffet ricco di prodotti di nicchia a base di peperoncino, la cena piccante, magistralmente preparata dallo staff del ristorante diretto da Gianluca Ugoberti: pennoni di Gragnano alla ‘Spilinghina’ (dal nome del paese calabrese dove viene prodotta la ‘Nduja, salume spalmabile a base di peperoncino e carne suina) con una spolverata di tartufo, un risotto ai formaggi variegato alla ‘nduja e come secondo arista all’habanero con purea piccante di patate e per dolce tante piccanti delizie create appositamente dalla pasticceria Etrusca.

Molte sono le attività culturali e gli eventi a tema organizzati dall’Accademia del Peperoncino di Perugia, che esiste da dodici anni e conta circa 60 iscritti. Tra esse le degustazioni di vino e peperoncino, o gli abbinamenti alla birra artigianale locale. A rispondere con passione alle attività ci sono sempre più i giovani amanti di una spezia che ha un uso sempre maggiore sia per il gusto deciso, sia per le tante proprietà benefiche del peperoncino. Esso non solo migliora la circolazione sanguigna, proteggendo il sistema cardiovascolare dal colesterolo ma è anche un antinfiammatorio ricco di vitamina C ed E, e per questo è un potente afrodisiaco. Un messaggio dal presidente? “I nostri accademici lo coltivano sulle terrazze di casa. Così dovrebbero fare tutti. O comunque acquistarlo dalle aziende italiane, meglio ancora umbre”.

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