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Venerdì, 26 Aprile 2024
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Cascia riparte dopo il sisma. grande festa per inaugurazione della struttura di riabilitazione ospedaliera e residenza sanitaria assistita

“In questi anni abbiamo sentito la forte vicinanza della Regione e dell’Usl – ha detto il sindaco di Norcia – Grazie alla solidarietà delle monache del Monastero di Santa Rita e i tanti benefattori, primi le Fondazioni Rava e Vodafone, abbiamo potuto realizzare questo importantissimo tassello per tornare alla
normalità e guardare al futuro”. La struttura è composta da 3 piani – ha spiegato il direttore dell’Usl Umbria 2, Imolo Fiaschini – e tutti gli arredi e i macchinari sono innovati. Il primo e il secondo piano sono dedicati alla degenza, mentre il piano terra ospiterà la riabilitazione per esterni, la radiologia e l’area ambulatoriale. Complessivamente sui tre livelli è interessata una superficie di 3.000 metri quadrati e il canone di locazione annuo è di 156.000 euro”.

L’obiettivo finale del progetto è quello di assicurare, ai pellegrini, agli abitanti della Valnerina e delle zone circostanti, un centro di riferimento dove poter ricevere cure e assistenza medica specialistica e, in particolare di ripristinare due poli specialistici di riabilitazione e Rsa. Il centro specialistico per la sclerosi multipla di Cascia (che era in funzione presso l’ospedale) era un polo d’eccellenza che serviva tutta Italia, in particolare prima che il terremoto rendesse inagibile la struttura ospedaliera della città. Restituirlo alla popolazione significa quindi, ripristinare un servizio prezioso che ha già dimostrato risultati concreti nella lotta alla sclerosi multipla. Assicurare una nuova struttura sanitaria alla Valnerina, non da ultimo, significa anche restituire posti di lavoro in loco, perduti in conseguenza delle scosse sismiche.

“La riconversione della ex Casa Esercizi Spirituali ‘Santa Rita’ in struttura ospedaliera ha richiesto importanti interventi all’edificio – ha riferito Lanfranco Castellucci, direttore dei lavori e referente del Monastero Santa Rita da Cascia – Per il Monastero ha rappresentato un atto di profonda vicinanza ai bisogni della comunità e con questa motivazione è stato deciso di aderire al bando dell’Usl. Abbiamo lavorato in tempi stretti e in alcuni momenti sul cantiere erano operativi 50 operai”.

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