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Brufa, la torre idrica diventa la nuova opera dell'artista internazionale

Presentata, al parco delle sculture di Brufa, l’opera dell’“anarchiartista” Gianni Pettena: non sterile e modaiolo star dell’architettura, ma professionista di grande creatività, che si è mostrato capace di inventarsi originalissimi percorsi di ricerca. Lo dimostra l’esposizione di studi e prototipi, aperta per tutta la durata della kermesse.

Curatore della presentazione: il critico Bruno Corà, nome che costituisce una sicura garanzia in materia di eccellenza critica e duttilità di studioso.

“Abbiamo fatto trenta, facciamo trentuno” dice il presidente della Pro loco Feliciano Martinelli. Ed è questo il brand sotto il cui segno si inaugura un’opera che ha carattere di assoluta originalità e si presenta come archetipo di straordinaria contaminazione tra elemento naturale e opera dell’uomo, strappata al degrado del “tempus edax rerum”.

L’oggetto del desiderio è la torre idrica, posizionata sul punto più alto del paese e tuttora in servizio permanente effettivo. È circondata di tubi Innocenti e reti da cantiere, materiali sui quali vari rampicanti scandiranno, con riflessi e colori, il fluire delle stagioni e lo scorrere degli anni. “Lavoro reversibile”, spiega l’autore, con modestia o forse con riflessione esistenziale sul mutare dei gusti e delle mode. Il pubblico rimane estasiato nello scoprire come l’elaborazione creativa nobiliti l’utile e ne faccia materia d’arte, coniugando funzionalità (che rimane) ed estetica, come valore aggiunto. Gianni Pettena è artista di caratura internazionale con precedenti incursioni nel territorio del borgo di Brufa: ci venne più di dieci anni fa insieme a Mauro Staccioli, quando concepì velatamente il grande progetto, oggi condotto a cimento. L’opera è un eccezionale belvedere e – dice il sindaco Marcello Nasini – costituirà l’ombelico di un nascituro parco (di cui parleremo in un prossimo servizio) che dovrà vedere la luce entro il prossimo biennio.

L’assessore regionale Fernanda Cecchini promette collaborazione e sostegno. La presentazione in una piazza affollatissima, sotto il brillante coordinamento di Patrizia Cavalletti che svolge con la consueta maestria e autorevolezza il proprio lavoro di addetta alla comunicazione. Poi la visita in cima alla cisterna, tra il canto delle acque e la vertigine della vista. In rappresentanza del capoluogo, l’assessore al bilancio Cristina Bertinelli, letteralmente incantata dal panorama. 

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