Bevagna ricorda Elsa De' Giorgi: dal cinema al suo amore con Italo Calvino
Questo sabato Bevagna ricorda la scrittrice-attrice Elsa de’ Giorgi (1914-1997), sua figlia illustre, che qui negli anni Ottanta aprì il “Laboratorio di recitazione e di arti sceniche” da cui nacque il Mercato delle Gaite, ed è sepolta nella tomba della sua antichissima famiglia bevanate, i Giorgi Alberti. Attrice di primo piano del cinema cosiddetto dei telefoni bianchi degli anni Trenta, la de’ Giorgi aveva esordito nel 1933 con il film “T’amerò sempre” di Mario Camerini, primo di oltre trenta titoli. Fu anche prima attrice di teatro, diretta fra gli altri da Luchino Visconti e Orazio Costa, e al fianco di Renzo Ricci, Memo Benassi, Tino Carraro, e altri grandi attori e attrici. Ma Elsa de’ Giorgi è stata soprattutto una raffinata intellettuale, autrice di scritti sul teatro, che nel 1955 pubblicò da Einaudi il romanzo-memoir “I coetanei”, uno dei più bei libri sul ventennio fascista letto dalla prospettiva di Cinecittà e sulla nascita di una resistenza al regime da parte di certe élite culturali romane.
E fu questo libro galeotto del grande amore fra lei e Italo Calvino, editor del manoscritto, passione ricambiata da quattrocento bellissime lettere, purtroppo ancora bloccate per beghe di diritti d’autore. Seguirono altri romanzi, fra cui un saggio sulla collezione d’arte antica del conte Alessandro Contini Bonacossi, suo suocero, dopo il matrimonio con Sandrino, eroe della Resistenza fiorentina. Sulla relazione con Calvino Elsa scrisse Ho visto partire il tuo treno, in questi giorni ristampato in tascabile da Feltrinelli, con prefazione di Roberto Deidier, ed è lo spunto per un pomeriggio di studi e di omaggio sabato 30, ore 15, al Teatro F. Torti, con interventi di Elio Pecora, Roberto Deidier, Giusi Radicchio, Gianluca Prosperi, Stefano Chemelli, Anton Carlo Ponti, Fabio Melelli, oltre che le testimonianze di alcuni suoi allievi del Laboratorio di arti sceniche e la proiezione commentata del film “T’amerò per sempre”, interpretato splendidamente da una giovanissima, bravissima esordiente umbra di diciotto anni. A coordinare i lavori sarà Roberto Segatori, docente di Sociologia dei fenomeni politici all’Università degli Studi di Perugia.