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Il vino dell'Umbria vale oro: le esportazioni superano i 34 milioni di euro

Le esportazioni di vino umbro all’estero hanno superato nel 2017 quota 34 milioni di euro, con un aumento del 2,3 per cento, rispetto all’anno precedente

Le esportazioni di vino umbro all’estero hanno superato nel 2017 quota 34 milioni di euro, con un aumento del 2,3 per cento, rispetto all’anno precedente. È quanto riferisce Coldiretti Umbria in occasione del Vinitaly di Verona (15-18 aprile) il più importante appuntamento del settore al quale partecipa anche una nutrita rappresentanza di aziende agricole della regione. Secondo gli ultimi dati Istat sul commercio con l’estero nel 2017, il vino made in Umbria ha raggiunto la cifra di 34.069.000 euro, mentre nel 2016 si era fermato a 33.304.000.

"Il settore vitivinicolo umbro rappresenta al meglio la qualità delle produzioni agricole della nostra regione - sottolinea Albano Agabiti presidente Coldiretti Umbria - che debbono essere sempre più valorizzate sia nei mercati nazionali che internazionali, dove la concorrenza è in continua crescita. Il futuro del Made in Italy - aggiunge Agabiti - dipende dalla capacità di promuovere e tutelare le distintività che è stata la chiave del successo nel settore del vino dove ha trovato la massima esaltazione la valorizzazione delle specificità territoriali che rappresentano la vera ricchezza del Paese. Anche il vino umbro è cresciuto scommettendo sulla sua identità con una decisa svolta verso la qualità che gli ha permesso di estendersi nel mondo".

Il vino rappresenta anche un volano occupazionale; secondo una ricerca Coldiretti infatti, per ogni grappolo di uva raccolta si attivano ben diciotto settori di lavoro dall’industria di trasformazione al commercio, dal vetro per bicchieri e bottiglie alla lavorazione del sughero per tappi, continuando con trasporti, accessori, enoturismo, cosmetica, bioenergie.  In Umbria, secondo elaborazioni Coldiretti su dati Istat, la superficie vitata ammonta circa a 13.000 ettari, con una dimensione media aziendale di poco superiore all’ettaro. La produzione media degli ultimi anni si è attestata intorno ai 700mila ettolitri, con un -30% nel 2017 a causa delle gelate primaverili e della siccità estiva. 13 le DOC; 2 le DOCG; 6 le IGT.

Intanto, le curiosità del vino Made in Italy saranno protagoniste all’inaugurazione del Vinitaly nello stand della Coldiretti con le esperienze più originali dalla vigna alla cantina, dall’imbottigliamento all’etichettatura. L’appuntamento è per domenica 15 aprile alle ore 9,30 nel Centro Servizi Arena – stand A, tra il padiglione 6 e 7. Alle 15,30 nella Sala Rossini, la Coldiretti, nella giornata di apertura, organizza l’incontro “La tutela delle denominazioni in Europa e nel mondo” con gli interventi, tra gli altri, del Direttore di Ismea Raffaele Borriello, del Presidente di Assoenologi Riccardo Cotarella e del primo vicepresidente della Commissione Agricoltura del Parlamento Europeo Paolo De Castro e con le conclusioni del presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo. Nello stand Coldiretti fino alla chiusura del Vinitaly, si alterneranno esposizioni, dimostrazioni pratiche, mostre ed analisi mirate alla promozione e difesa del  vino italiano nel mondo.

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