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Vinitaly 2015 a Verona, ci sarà anche l'Umbria: "Promuoviamo le nostre eccellenze"

Ammonta a 380mila euro, finanziati al 70 per cento dalla Regione con le risorse del Programma di sviluppo rurale e per il restante 30 per cento dal cofinanziamento dei produttori partecipanti, l’investimento per lo stand

Dici Vinitaly e il concetto è chiaro. Una vetrina incredibile. E “l’Umbria sarà presente anche quest’anno con i suoi migliori vini per affermare, insieme alla qualità delle produzioni, il ‘brand’ dell’intera regione, i suoi territori e valori”. Ammonta a 380mila euro, finanziati al 70 per cento dalla Regione Umbria con le risorse del Programma di sviluppo rurale e per il restante 30 per cento dal cofinanziamento dei produttori partecipanti, l’investimento per lo stand dell’Umbria al Vinitaly 2015. Lo ha detto l’assessore regionale all’Agricoltura, Fernanda Cecchini, illustrando gli elementi che qualificheranno la partecipazione delle cantine umbre al 49esimo Salone internazionale del Vino che si terrà dal 22 al 25 marzo a Verona, insieme a Piero Peppucci, presidente di Umbria Top, la cooperativa che organizza e coordina lo stand dei produttori umbri in cui quest’anno saranno presenti 36 aziende e i Consorzi di tutela dei Vini di Torgiano, Colli del Trasimeno e di Montefalco. Un’altra trentina di aziende sarà presente con stand propri nell’area espositiva del Veronafiere.

“Il Vinitaly, la manifestazione del settore più importante a livello nazionale ed anche europeo – ha sottolineato l’assessore – costituisce da sempre un’occasione di grande rilievo per la promozione del vino umbro e l’incremento degli scambi commerciali. Ed è l’occasione anche per far meglio conoscere cosa offre l’Umbria, con i vigneti che ne caratterizzano i paesaggi, il suo patrimonio storico e culturale, la sua enogastronomia”.

Per la promozione e la commercializzazione del vino “la Regione – ha ricordato – ha attivato uno specifico progetto e ha destinato ingenti risorse del Programma di sviluppo rurale e dell’Ocm vino. Nella nuova programmazione su cui si sta chiudendo il negoziato con la Commissione europea – ha aggiunto – abbiamo riconfermato strategie di intervento e aiuti che, per quanto riguarda l’Ocm Vino, mette a disposizione 6 milioni di euro e mezzo all’anno a sostegno degli investimenti delle nostre cantine che, pur in un periodo difficile, confermano dinamismo e voglia di crescere”.

“In questi mesi, inoltre, abbiamo messo a bando – ha detto - i diritti di impianto di vigneti disponibili nella riserva regionale ponendoci l’obiettivo di mantenere l’attuale livello di superficie vitata regionale, che è di circa 13mila ettari, e di qualificare la nostra produzione di vini Dop e Igp, in modo da prevenire possibili effetti negativi della nuova regolamentazione comunitaria che entrerà in vigore dal 2016. Abbiamo anche disposto, per la prima volta in Umbria, che si possa vendere un diritto di reimpianto originato da estirpazione di superfici vitate anche ad aziende al di fuori del territorio regionale in modo che le nostre cantine possano avvalersi di ogni possibile opportunità”.

“Al Salone del Vino saranno presenti 4 mila espositori e sono attesi 150mila visitatori – ha aggiunto Peppucci - Andiamo con la speranza di fare buoni affari, dopo i risultati poco soddisfacenti del ProWein di Dusseldorf. Il successo di ogni singola azienda è un successo di tutta l’Umbria”. Il presidente di Umbria Top ha auspicato “un rafforzamento dello spirito associativo, nell’interesse dell’Umbria”.

Presente anche Omero Moretti, della società agricola Moretti Omero di Giano dell’Umbria, produttrice del primo Sagrantino Docg biologico umbro, e che nel corso del Vinitaly, su segnalazione della Regione Umbria, verrà insignito della “Medaglia di Cangrande”. Il premio, istituito dal 1973 in collaborazione con gli Assessori regionali alle politiche agricole, viene attribuito a ogni anno a una persona che si sia distinta nella sua regione per aver saputo promuovere e valorizzare la cultura vitivinicola e che sia pertanto meritevole di essere proclamato “benemerito della vitivinicoltura italiana”. La scelta della Regione Umbria è ricaduta su Omero Moretti “la cui azienda, in cui sono impegnate oggi anche le figlie – ha detto l’assessore Cecchini – rappresenta al meglio quello che significa innovazione e difesa delle tradizioni”. “Un premio ambito e molto importante – ha detto Omero Moretti – che dà lustro alla mia famiglia e all’azienda, fatta crescere in questi anni anche grazie ai finanziamenti del Programma di sviluppo rurale e che oggi commercializza i suoi prodotti in Italia e all’estero, contribuendo a far conoscere l’Umbria e le sue qualità”.

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