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Economia

Università di Perugia: la tassa d'iscrizione sarà gratuita, ma solo per i detenuti

Ora i detenuti delle carceri umbre potranno studiare senza pagare un solo centesimo per l'iscrizione

E' notizia dell'ultima ora che i detenuti delle carceri umbre potranno  iscriversi all'Università dell'Ateneo di Perugia, senza pagare neanche un euro per l'iscrizione, dopo che il nostro Rettore, Franco Moriconi, ha accolto la richiesta della Garante del detenuti dell'Umbria, Stefano Anastasìa. Una scelta, accolta con grande entusiamo dal Garante, che ha sottolineato l'importanza dell'opportunità formativa anche ai fini della rieducazione del detenuto.

Insomma, è giusto che chi stia scontando la sua pena, possa leggere, studiare, fare tutte quelle attività che un giorno, uscito dalla prigione, possano aiutarlo a reinserirlo all'interno della comunità. E non ci sono dubbi, ovviamente, che il diritto allo studio debba essere uguale per tutti. Appunto, uguale. Perchè allora si deve garantire la totale gratuità dell'iscrizione all'Università a un carcerato, indipendentemente dalla sua condizione economica e familiare? Questo, in fondo, non vale per le comuni famiglie, che pagano o meno a seconda del reddito. E anche quando quest'ultimo non permette l'esenzione dalle tasse, ci sono comunque  i libri, i trasporti da pagare, la mensa,.a far lievitare i costi..e se poi si è studente fuori sede i costi per una famiglia le spese raddoppiano. Forse, questo schema potrebbe essere applicato anche ai detenuti, dando loro comunque il sacrosanto diritto di studiare, ma agevolando solo chi veramente non può far fronte ai pagamenti.

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