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Estate 2019 - Tatuaggi e piercing non conoscono crisi: i costi, le novità, gli utenti e boom di aperture

In Umbria ad un cittadino su 10 tatuato o con piercing: 4 su 10 se consideriamo la fascia d’età tra i 15 e i 45 anni

Tatuaggi e piercing ormai sono parte della quotidianità occidentale e sono diventati simboli e accessori estetici che dicono qualcosa in più della persona che li sfoggia, tanto che, se tra le vecchie generazioni era raro incontrare qualcuno che avesse tatuaggi o piercing, oggi sta diventando una cosa sempre più naturale; i nuovi genitori hanno piercing e tatuaggi, i nuovi zii, addirittura le nuove nonne.

Secondo i dati dell’indagine elaborati dall’ONDICO, l’Organismo Notificato Dispositivi e Cosmetici dell’Istituto Superiore di Sanità, risalenti al 2015, i tatuaggi sono più diffusi tra le donne (13,8% delle intervistate) rispetto agli uomini (11,7%). Il primo tatuaggio viene effettuato a 25 anni, ma il numero maggiore di tatuati riguarda la fascia d’età tra i 35 e i 44 anni (29,9%). Circa 1.500.000 persone invece hanno tra i 25 e i 34 anni. Tra i minorenni la percentuale è pari al 7,7%. L’Italia rispetto alla media europea conta il 12,8% di persone tatuate (7,7 milioni) che corrisponde in Umbria ad un cittadino su 10 tatuato o con piercing (4 su 10 se consideriamo la fascia d’età tra i 15 e i 45 anni). 

Tatuaggi e piercing non risentono nemmeno della crisi, tanto che l’Ufficio studi della Camera di commercio di Monza e Brianza su dati del Registro Imprese, ha registrato l’esistenza di circa 900 imprese, stimando un giro d’affari intorno a 80 milioni di euro. Solo a Perugia possiamo trovare circa 20 aziende specializzate tra cui “Mon Bijou”, “XTC”, “Skull Society Tattoo”, “Led Tattoo”.

Il costo di un tatuaggio parte da un minimo di 40 euro a Roma (per i tatuaggi più piccoli) e può arrivare anche a 2mila euro (per quelli molto grandi ed elaborati essendo necessari materiali e tante ore di lavoro). Non c’è un tipo di tatuaggio che detta moda più degli altri, infatti il disegno, i colori e lo stile (Old school, New school, tribale, realistico, giapponese, lettering e addirittura il biomeccanico) dipendono dai gusti propri di chi lo fa e dalla specializzazione del tatuatore; in uno stesso braccio possiamo trovare una simultaneità di stili e disegni che convivono in armonia tra loro. Il piercing è invece più economico (mediamente costa 50 euro e richiede un tempo di applicazione e una quantità di materiali nettamente inferiore rispetto ad un tatuaggio. 

Tra i piercing più amati tra i giovani notiamo quello sulla lingua (tongue), sul naso (septum), sull’ombelico (navel) e sul sopracciglio (eyebrow). Sia per i tatuaggi che per i piercing ci sono dei tempi di guarigione di cui tener conto in cui vanno applicati prodotti disinfettanti e cicatrizzanti che fanno sì che non subentrino complicazioni o infezioni. Vi sono norme igieniche dettate dal Ministero della Salute che è necessario rispettare al fine di una buona riuscita di un tatuaggio: “I prodotti per tatuaggi e trucco permanente devono essere sterili e confezionati in contenitori, preferibilmente monodose, che ne garantiscano la sterilità fino al momento dell’applicazione”. 

Inoltre, “i conservanti dovrebbero essere usati solo per prevenire la contaminazione del prodotto dopo l’apertura del contenitore e non per correggere un’insufficiente purezza microbiologica dovuta, ad esempio, alle scarse condizioni igieniche del processo di produzione o della fase di esecuzione del tatuaggio”.

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