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Sempre meno banche in città e nei paesi il vuoto: ecco gli effetti collaterali sulla società e il rischio malavita

"In assenza di soggetti legali e regolati che si occupano di erogare credito e gestire le risorse economiche, il rischio è lasciare spazio all’illegalità e alla criminalità"

"Continuo e progressivo smantellamento dei presidi degli sportelli bancari sul territorio": la situazione peggiora in Umbria di mese in mese, con chiusura di filiali nei comuni minori ma anche nelle città, con ripercussioni sullo sviluppo delle aziende e sulla popolazione anziana che non ha grandi possibilità di movimento in maniera autonoma. L'analisi è emersa a Passignano nel corso dei lavori del Consiglio Regionale della UILCA Umbria, il sindacato che rappresenta e tutela gli interessi dei lavoratori del credito, delle assicurazioni, delle esattorie e delle agenzie regionali/authorities.

Il no allo smantellamento degli sportelli bancari da parte del sindacato è stato fatto proprio anche dai sindaci, dalle associazioni di categoria perchè il sistema finanziario, con particolare riferimento a quello creditizio, chiamato a sostenere l’economia di una regione basata fondamentalmente sulla piccola impresa. Una regione che ancora non ha del tutto recuperato le ferite multiple inferte da terremoto, pandemia e conflitto nell’Est Europa. Inoltre la chiusura dei servizi rende sempre più difficile vivere nei territori minori alimentando uno spopolamento drammatico già in corso per via della mancanza di lavoro e nascite praticamente zero., Il sindacato UILCA Umbria ancora una volta ha rivolto il pressante invito agli istituti di credito a non proseguire sulla strada della desertificazione bancaria;  ma anche allo stesso tempo si rivolge un appello alle forze politiche, economiche ed istituzionali regionali a sostenere le istanze di parte sindacale e a non deflettere dall’impegno concreto in questa direzione.

“Le filiali rappresentano un importante presidio di sostegno per i territori, le imprese e le famiglie e di vicinanza alla clientela”, ha commentato il segretario generale Uilca Fulvio Furlan, che ha anche visitato una filiale del gruppo Intesa Sanpaolo. “In assenza di soggetti legali e regolati che si occupano di erogare credito e gestire le risorse economiche, il rischio è lasciare spazio all’illegalità e alla criminalità. Anche per questo è fondamentale che le banche possano recuperare il proprio ruolo sociale e in questo ambito si contestualizza la nostra campagna “Chiusura filiali? No, grazie”, per la quale abbiamo il supporto dell’Associazione Nazionale Comuni Italiani e con la quale a partire dal prossimo anno gireremo per i comuni italiani e coinvolgeremo persone e istituzioni”. 

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