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IL DOSSIER Pochi ricchi ma molti bolidi in garage: la mappa dei comuni umbri a rischio evasione

I dati forniti ministero dell’Economia e delle Finanze e Aci (Automobile club d’Italia) permettono, incrociandoli, di calcolare il rapporto ‘bolidi per ricco’ e ‘bolidi per benestante’ in ogni comune dell’Umbria

Qualcosa non torna. Lo dimostrerebbero i dati incrociati tra redditi, auto registrare e territori dell'Umbria. Lo spettro dell'evasione fiscale in Umbria è forte ed è alimentato - in attesa dei controlli caso per caso - da un interrogativo facile, facile: come è possibile la presenza di super-car in quei comuni dove addirittura non solo non ci sono redditi da ricchi ma neanche quelli definiti da benestanti? Qualcosa non quadra secondo i dati elaborati dall'agenzia Mediacom043: nella regione ci sono 42mila 216 autovetture sopra i 2mila di cilindrata – di cui 3mila 669 addirittura sopra 3mila di cilindrata – ma secondo il Fisco ci sono solo 2mila 623 contribuenti che dichiarano un reddito complessivo lordo annuo superiore a 120mila euro. In pratica, per ogni di questi contribuenti più ricchi ci sono 16,1 auto potenti. Un dato che alimenta molti sospetti e che è difficilmente sostenibile anche per una famiglia ricchissima (possedere 16 super-car).

I dati forniti dal ministero dell’Economia e delle Finanze e Aci (Automobile club d’Italia) permettono, incrociandoli, di individuare una sorta di mappa potenziale del rischio di evasione ed elusione fiscale sulla base delle auto circolanti rispetto ai redditi reali. Ecco i comuni inseriri nella mappa: Gualdo Cattaneo, Stroncone, Gualdo Tadino, Trevi, Tuoro sul Trasimeno, Acquasparta, Montefalco, Massa Martana, Castiglio ne del Lago, Panicale. I casi più gravi a Cascia, Castel Ritaldi, Fossato di Vico e Norcia.

Poi c'è l'altra mappa quella dove i bolidi sono quasi proporzionati ai ricchi presenti, insomma le zone dove il rischio evasione è decisamente più basso: Amelia, San Gemini, Terni, Porano, Campello sul Clitunno, Corciano, Orvieto, Montecchio, Perugia e Parrano.

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