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"Umbria, l’aeroporto non decolla: la Marini ha decretato la morte dello scalo di Perugia"

Riceviamo e pubblichiamo l'intervento di Carla Spagnoli, Presidente del Movimento per Perugia, sulla questione dell'aeroporto e la scelta dell'Alta Velocità da parte della Regione Umbria

Riceviamo e pubblichiamo l'intervento di Carla Spagnoli, Presidente del Movimento per Perugia, sulla questione dell'aeroporto e la scelta dell'Alta Velocità da parte della Regione Umbria

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L’intervento che la Presidente Marini ha fatto domenica alla Sala dei Notari a proposito dei trasporti ci ha lasciato esterrefatti. Con le sue parole la Marini ha in pratica annunciato la “morte” dell’aeroporto “San Francesco d’Assisi” di Perugia, parlando di volumi passeggeri che «non garantiscono chissà quale futuro» e della vera sfida dell’Umbria, che adesso è il collegamento all’Alta Velocità…  Allora perché nel 2012, solo 4 anni fa, l’aeroporto veniva inaugurato in pompa magna?

Perché allora la Marini lo definiva un’opera strategica per lo sviluppo dell’Umbria? A cosa sono serviti circa 42,5 milioni di euro per la realizzazione della struttura? A niente, sono stati denari pubblici sperperati! In questi anni l’aeroporto è stato lasciato a se stesso da una gestione pubblica scellerata, senza adeguati collegamenti né con il nord-Italia, cuore economico del paese, né con le principali capitali europee, escluso Londra… I recenti tagli dei voli decisi da Ryanair per la Sardegna, Brindisi, Barcellona e Dusseldorf hanno dato il colpo di grazia all’aeroporto umbro e nessuno della Regione e della giunta ha mosso un dito per evitare questa situazione! L’aeroporto non è stato mai valorizzato adeguatamente né sostenuto da questa sinistra: che senso ha avuto inaugurare i negozi se poi mancavano i voli? Cosa è stato fatto per incentivare i turisti a prendere gli aerei da e per Perugia anziché Roma? Nulla, cari umbri… Ora la Marini parla di collegare l’Umbria all’alta velocità potenziando i collegamenti ferroviari. Presidente Marini, a tal fine qual è la soluzione proposta dalla sua giunta?

La realizzazione della stazione Medioetruria, da lei elogiata più volte come una concreta opportunità per gli umbri? Ma quale opportunità! La stazione, che costerebbe oltre 40 milioni di euro pubblici, verrebbe realizzata in Toscana, tagliando fuori l’Umbria dall’Alta Velocità! Per servirsi di questa stazione, un cittadino umbro dovrebbe prendere la macchina e viaggiare per almeno un’ora in strade le cui condizioni sono note a tutti… Che senso ha investire su questo progetto inutile? Perché la sinistra non ha mai ascoltato né valutato progetti alternativi e davvero vantaggiosi per l’Umbria? L’architetto Luigi Fressoia, ad esempio, da tempo propone di far passare nella nostra regione i treni “Frecciargento” per servire, con treni ad alta velocità, le città umbre già inanellate dalla ferrovia Terontola-Orte. Questa soluzione permetterebbe ai perugini di raggiungere Napoli e Milano in sole 3 ore e senza cambiare mezzo. Perché questo progetto non viene tenuto in considerazione dalla Regione?

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