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Umbria Mobilità senza gli stipendi, i sindacati: non paga neanche il Comune di Perugia

Gli stipendi non saranno pagati ad ottobre e probabilmente anche a novembre ai 1200 dipendenti. La rabbia dei sindacati: non pagano neanche i soci dell'azienda come Perugia, Terni, Provincia di Terni, Spoleto e Città di Castello

Vecchie ombre e nuovi problemi per Umbria Mobilità, ma questa volta, a detta dei sindacati, le inadempienze vengono dall'interno e proprio da quei soci che sono proprietari e concessori. Tutte le sigle sindacali infatti, nel pomeriggio di oggi (11 ottobre), hanno illustrato alcune difficoltà economico-finanziarie, dopo che l'azienda, lo scorso 8 ottobre, aveva comunicato al personale l'impossibilità di pagare in tempo gli stipendi di settembre e la 14esima mensilità 2013.

I sindacati hanno illustrato problemi nuovi che sono venuti alla luce nell'incontro con l'azienda convocato con urgenza il 9 ottobre. Tali difficoltà, con una certa sorpresa, vengono proprio dall'interno e da alcuni soci, infatti uno dei punti di maggior peso è dato dal mancato pagamento dei corrispettivi, quasi 12 milioni di euro per i servizi già effettuati e fatturati. Principalmente i soci inadempienti sono la Provincia di Terni, i comuni di Perugia, Terni, Spoleto, Città di Castello.

Tra questi c'è l'amministrazione di Perugia che dei circa 3 milioni di euro che deve all'azienda, ne contesta 1,5, confutando di fatto il calcolo effettuato da Umbria Mobilità, nonostante Palazzo dei Priori "abbia sottoscritto tutti gli atti funzionali alla proroga del contratto di servizio". Inoltre è ancora aperta la questione legata ai 'crediti Romani', ad oggi mancano ancora 6 milioni di euro dal piano sottoscritto a maggio, senza contare che la città di Terni è l'unica che ancora non ha firmato i nuovi contratti di servizio pregiudicando all'azienda la possibilità di fatturare servizi che sta effettuando.

Altra considerazione va fatta nei riguardi della mancata attuazione del piano di risanamento approvato dall'assemblea dei soci in agosto, allegato al bilancio consolidato. Tale ricapitalizzazione è una necessità funzionale alla vendita del 70% delle partecipazioni nella 'new-co' Umbria Mobilità, se non si sanano i conti difficilmente qualche soggetto privato farà offerte significative.

"E' arrivata l'ora che ognuno faccia la sua parte, - ha riferito Cristiano Tardioli Filt-Cgil  e che i soci mantengano le promesse sottoscritte. Lasciare l'azienda senza liquidità e sempre in balia di nervosismi tra il personale mina anche la programmazione per un buon percorso di vendita. I sindacati hanno accettato la vendita come la strada giusta da prendere ma c'è bisogno di una strategia concreta".

"Nell'ultimo periodo l'azienda si è gestita solo in emergenza. - sottolinea Gianluca Giorgi Fit-Cisl - Questo è un problema per il lavoro, con questo modo di fare, tra i dipendenti sta crescendo un forte sentimento di disagio e preoccupazione alimentato dalle grandi incertezze per il futuro. In questo anno non abbiamo visto nulla di nuovo e nel prossimo incontro di martedì vogliamo risposte concrete. Non è più possibile risolvere i problemi con i sistemi vecchi che non hanno funzionato".

La risposta dell'azienda era comunque arrivata questa mattina, con la comunicazione di un incontro fissato per martedì 15 ottobre, con i soci e tutte le sigle sindacali Filt-Cgil, Fit-Cisl, UilTrasporti, Faisa-Cisal e Orsa, alla quale parteciperà sicuramente l'Assessore regionale Silvano Rometti. Nella stessa nota Umbria Mobilità ha rassicurato i dipendenti comunicando che gli stipendi dovuto verranno 'probabilmente erogati tra il 28 e il 31 ottobre.

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