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Venerdì, 19 Aprile 2024
Economia

Umbria Mobilità senza soldi in cassa, dipendenti senza 14esima. La Regione fa nomi e cognomi dei "colpevoli"

Non ci sta a fare da bersaglio la Regione che passa quindi al contrattacco. Ecco perchè l'azienda non ha liquidità

Se i dipendenti di Umbria Mobilità non prendono la 14esima (almeno per il momento) non è colpa della Regione. Il maggiore ente di governo dell'Umbria non ci sta a fare da bersaglio nell'ennesima polemica e crisi della società perugina di trasporti. I vertici di Palazzo Donini mettono in campo la forza dei numeri (gli sforzi fatti e gli impegni mantenuti) e dei crediti (che devono ancora incassare). E pubblica la lista di chi è causa della mancanza di liquidità dell'azienda che non ha potuto pagare le 14esime ai propri dipendenti.

Ma andiamo per ordine: Umbria Mobilità ha incassato dalla Regione il corrispettivo 2016 e inoltre ha ottenuto un prestito di 17 milioni di euro dalla Presidente Marini, solo in parte restituito, tant’è che al momento la Regione è creditrice per un importo di 13 milioni di euro. La colpa è di questi "signori" sembra dire la nota regiZZZonale: il cronico mancato pagamento la mancata dei crediti maturati per i servizi svolti nei confronti della società partecipata Roma TPL, per servizi resi al Comune di Roma. 

Nonché alla mancata ricapitalizzazione da parte di alcuni soci pubblici di Umbria Mobilità (Comune di Perugia, Comune di Spoleto, Provincia di Perugia, tutti ildi Umbria Acque Comuni della Provincia di Terni e la stessa Provincia di Terni). Per la Regione la crisi di liquidità sarà a breve risoltà non essendoci delle criticità tali da far pensare al peggio e dato anche che i crediti romani sono tanti e prima o poi si spera possano entrare in cassa.

"Pare davvero sorprendente - si conclude nella nota piccante della Regione - si addossino responsabilità alla Regione Umbria, l’unica istituzione che è, da tempo, impegnata concretamente al potenziamento ed allo sviluppo del trasporto pubblico locale e della ex FCU, sancito formalmente anche con la recente sottoscrizione dell’accordo con il Governo ed RFI che prevede investimenti sull’infrastruttura ferroviaria per 63 milioni di euro".

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