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Economia

Umbria Mobilità, al via nuovo piano: pronti 15-20 milioni di prestito regionale

Presentata stamane in conferenza stampa nella sala della giunta regionale il nuovo piano di risanamento, al regione si è fatta carico di maxi emendamento al Bilancio con cui elargirà un prestito da 15-20 milioni a Umbria Mobilità

E' pronto un 'piano', dopo mesi di nebbie e dubbi.  Gli enti soci e gli advisor hanno lavorato e finalmente  la Presidente Catiuscia Marini - in una conferenza stampa - ha esposto  quello che sarà il 'binario' dove correrà il risanamento di Umbria Mobilità. Presenti anche  gli altri soci dell'azienda perugina: i presidenti delle due province Guasticchi, di Perugia e Polli, di Terni e i tre sindaci Boccali di Perugia; Di Girolamo di Terni; e Benedetti, di Spoleto, insieme con alcuni dei vertici di Umbria Mobilità.

I soci si riuniranno venerdi in assemblea per valutare il proseguire di questo difficile risanamento per l'azienda di trasporto pubblico umbro: ''Questa nuova fase - ha sottolineato la Marini - si è aperta nel novembre scorso con il cambio del Cda e dell'ad e l'ingresso dei due advisor per la verifica della situazione e l'individuazione delle linee di rilancio dell'azienda. L'interesse dei soci pubblici è rivolto al ramo umbro e al suo scopo di garantire i servizi ai cittadini e che i dipendenti dell'azienda continuino ad operare per questo obiettivo, percependo, come è sempre avvenuto fin ora, i loro stipendi. Nell'assemblea di venerdì prossimo valuteremo il tutto, insieme alla possibilità di individuare un partner finanziario e industriale che abbia un profilo operativo solido nel settore''.

E' proprio il partner la chiave di volta del piano di risanamento, perchè come ha sottolineato la presidente, non sarà costruita una società ad-hoc per tale scopo, ma il partner dovrà avere storia nel settore per poter operare con garanzia di professionalità e efficenza, insomma un partner finaziario per dare ossigeno alle casse ma anche e soprattutto un socio industriale che dia slancio all'operatività di un'azienda di fondamentale importanza per il territorio.

Il partner in questione sarà individuato dal Cda con procedura pubblica e il percorso di scelta, a detta dell'ad. Viola, durera almeno 4 mesi. ''Ma non si pensi che chi da Umbria mobilita' e' uscito dalla finestra poi possa rientrare dalla porta! -  Marini. ''Da parte sua la giunta regionale - ha spiegato la presidente - ha già individuato una proposta per inserire nel collegato del bilancio, che il consiglio approvera il 4 e 5 aprile prossimo, per un fondo di risorse adeguato sia per garantire i servizi di Trenitalia sia quelli di Umbria mobilità. Ci saranno fondi per un prestito circoscritto, ancora da quantificare (circa 15/20 milioni), che copra la fase transitoria, anche in attesa della ricapitalizzazione: che la Regione, peraltro, ha gia' compiuto''. Praticamente sarà studiata una norma ed inserita nello stesso bilancio della Regione ''in modo da erogare le risorse direttamente all'azienda, evitando le procedure previste dal patto di stabilità, che farebbero allungare i tempi''.

''I soci pubblici in questi mesi - ha voluto ribadire la presidente - a fronte della forte esposizione di Umbria mobilita' con il sistema bancario (97 milioni il dato espresso), frutto delle precedenti gestioni, hanno comunque garantito l'erogazione degli stipendi e mantenuto tutti i servizi, come previsto dal contratto di concessione. Le relazioni pervenute sinora dagli advisor - ha continuato la Marini - dicono che i maggiori problemi dell'azienda non provengono dal tpl umbro e dalle finanze dell'Umbria''.

La presidente infine ha voluto rimarcare come la questione delle tariffe e dei biglietti sia un tema che non fa riferimento al risanamento dell'azienda ma soltanto al finanziamento dello trasporto pubblico locale stesso. Tenendo conto che in Umbria non si rispetta già il patto di stabilità riguardo al biglietto, che secondo legge deve coprire minimo 35 per cento dei costi di gestione del tpl. Ora in Umbria siamo al 20 per cento, e le tariffe non sono certo alte rispetto ad altre realta' italiane. Detto ciò non ci sarà nessun aumento di tariffe per il momento.

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