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La crisi "non" vola via dall'Aeroporto: altri tagli, dipendenti infuriati e la Regione osservata speciale

Tante trattive in corso, tavoli dei saggi aperti, selezione per trovare un super-manager attivata ma nessuna soluzione pratica e immediata per tamponare la crisi dell'Aeroporto dell'Umbria dopo la fuga di Ryanair e i bus al posto degli aerei di Alitalia. E a peggior le cose sono i vertici di Alitalia che, seppur in trattativa con Umbria e Abruzzo, dalle colonne di Repubblica minacciano anche di sospendere il servizio navetta - su ruote - a breve. E' palpabile ovunque la paura di tornare ad essere uno scalo quasi fantasma dopo un periodo di boom di linee e passeggeri.

Tremano le aziende del turismo di casa nostra, trema Palazzo dei Priori e tanti altri comuni che vivono di turisti (vedi Assisi e il Trasimeno). Trema anche la politica nonostante i sogni di agganciare prima o poi quell'alta velocità che comunque sarà realizzata (vedi stazione unica) in Toscana. E ufficialmente fanno sentire la propria voce, non propria tenera nei confronti della Presidente Marini, da parte dei sindacati e dei 37 dipendenti in pianta organica dell'aeroporto. “

Tornare indietro sull’aeroporto sarebbe un segnale devastante per un territorio che deve ancora uscire da una crisi profonda e diventare attrattivo per gli investimenti dall’estero – hanno sottolineato lavoratori e sindacati – per questo le nostre organizzazioni faranno tutto il necessario per difenderlo e potenziarlo”.

Tra l’altro – è stato sottolineato in vari interventi – la situazione dello scalo umbro da un punto di vista di equilibrio economico, proprio in virtù dell’efficienza dei lavoratori e del loro basso costo, è “assolutamente sostenibile, soprattutto rispetto ad altre realtà vicine, con livelli di indebitamento molto elevati”. "vogliamo capire - ribadiscono in assemblea - se dopo gli ingenti investimenti fatti e gli importanti risultati raggiunti è cambiato qualcosa nelle strategie della Regione, anche rispetto al piano regionale dei trasporti, o se alle difficoltà contingenti legate alle scelte delle compagnie aeree si intende rispondere in maniera determinata, senza rinunciare allo sviluppo di questa infrastruttura strategica".

Chiarezza e strategia arriva anche dal mondo della politica regionale. Marco Squarta, capogruppo di Fratelli d'Italia-Alleanza Nazionale, ha richiesto alla Presidente Porzi "una seduta tematica dell'Assemblea legislativa dell'Umbria dedicata al futuro dell'aeroporto 'San Francesco di Assisi', creando così l'occasione per affrontare in modo serio e finalmente concreto il tema del futuro dello scalo regionale. E' tempo di fare il punto su una situazione che appare comica ma non seria, chiarendo definitivamente quali sono gli orizzonti del trasporto aereo in questa regione”.

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