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Coronavirus, sono 20mila gli umbri bisognosi di cibo. Coldiretti: "Bonus spesa legati all'acquisto di prodotti italiani"

L'associazione di categoria degli agricoltori e allevatori presenta una inchiesta sui bisognosi in condizioni difficilissime e lancia la proposta sociale-economica per aiutare anche l'economia

È di oltre 20mila il numero di indigenti in Umbria che hanno bisogno di aiuto per mangiare. Il dato emerge da un’analisi della Coldiretti sull’emergenza alimentare in Italia dopo le misure varate dal Governo, sulla base degli aiuti agli indigenti in Italia su dati Relazione annuale Fead del giugno 2019.

GLI EFFETTI COLLATERALI DEL CORONAVIRUS - Con le misure restrittive per contenere il contagio e la perdita di opportunità di lavoro, anche occasionale, si aggrava la situazione e aumenta il numero delle quasi 2,7 milioni di persone che in Italia - sottolinea Coldiretti - sono costrette a chiedere aiuto per il cibo con la distribuzione di pacchi alimentari o nelle mense.  

LA PROPOSTA: COMPRARE MADE IN ITALY - "Come è stato previsto nel Cura Italia - afferma il presidente Coldiretti Umbria Albano Agabiti - con l’importante aumento di 50 milioni del fondo per l’aiuto agli indigenti chiediamo anche ai Comuni di destinare all’acquisto di prodotti alimentari Made in Italy e locali le nuove risorse rese disponibili per buoni spesa, buoni pasto o generi di prima necessità. Occorre infatti sostenere l’economia agricola nazionale che in molti settori si trova in grande difficoltà con il blocco delle esportazioni e la chiusura di bar ristoranti e mense".

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