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Economia

Fatturazione elettronica, tremano le aziende umbre: "Serve rinvio e modifica sugli importi"

La raccolta firme di Fratelli d'Italia che, insieme agli esperti contabili, hanno elaborato una proposta rivolta al Governo per modificare lo strumento economico

La fatturazione elettronica tra soggetti con Partita Iva è diventato un vero e proprio incubo e dovrebbe partire ad inizio anno. Troppi i dubbi e le disfunzioni registrate, per questo dai tecnici ai politici in molti stanno chiedendo uno slittamento dell'entrata in vigore del nuovo strumento economico. La fatturazione elettronica è stata al centro di un convegno organizzato da Fratelli d'Italia: insieme al senatore Franco Zaffini e al deputato Emanuele Prisco, sono intervenuti il parlamentare Francesco Acquaroli, componente della Commissione finanze, il sindaco Stefano Ansideri, il presidente del consiglio Stefano Santoni, il coordinatore comunale di FdI Milena Gabrielli e la commercialista Valeria Morettini. E' emerso dal convegno che rischiano guai grossi le piccole  medie imprese di casa nostra che danno lavoro al 95 per cento degli occupati umbri.
 
"Lo Stato dovrebbe sostenere l'economia e semplificare la vita dei lavoratori ma in questa maniera rischiano di chiudere le piccole realtà produttive che vogliamo difendere a ogni costo poiché rappresentano quello che resta dell’economia  dell'Umbria - hanno detto Zaffini e Prisco -. FdI sta dalla parte delle imprese, provvedimenti declamati in nome della semplificazione nella realtà si traducono in autentiche complicazioni per il mondo delle Pmi e delle partite Iva oltre che in un aggravio di costi e tasse". 

Ha aggiunto il senatore Zaffini: "Nei conti trasmessi all'Europa il governo ha postato ben due miliardi come maggior gettito prevedibile derivante dall'applicazione della fatturazione elettronica; sostanzialmente servono a pagare il reddito di cittadinanza, quindi, in altre parole, le partite Iva che con mille sacrifici tengono in piedi l'economia italiana dovrebbero pagare nullafacenti senza pensieri che guadagneranno 780 euro netti di reddito di cittadinanza". 

Fratelli d'Italia,domani. in piazza Montecitorio, è in programma una manifestazione e una raccolta di firme per chiedere che la fatturazione elettronica sia obbligatoria solo per le prestazioni sopra i 10 mila euro e che sia posticipata per le piccole imprese al 2022. 

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