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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Economia

Umbria isolata, la protesta di Assoturismo, tra lavori stradali e fattore "Rt": "Lo fanno apposta?"

Intervista a Matteo Fortunati: "Alberghi, agenzie di viaggi, guide turistiche, il settore chiede aiuti, ma dal Governo provvedimenti inattuabili"

In principio è stato il pasticcio del fattore “Rt” sul rischio di contagio da Covid19. Poi sono arrivati i lavori sulle strade umbre: quelli ormai “immancabili” sul raccordo Perugia-Bettolle, in direzione nord e in direzione sud, con chiusura di svincoli e corsie; e l’ultimissima e disgraziata chiusura del viadotto Montoro che rende di fatto impossibile raggiungere Roma.

Matteo Fortunati, presidente di Assoturismo di Confesercenti Umbria, sembrerebbe che qualcuno ce l’ha con l’Umbria?

“Sembrerebbe proprio di sì. Lavori stradali ovunque nello stesso momento, in una regione non molto collegata sia per il trasporto su ferro sia aereo. L’Umbria è completamente bloccata e isolata proprio nel momento in cui ci si può muovere. I lavori sul viadotto Montoro erano programmati? I percorsi alternativi? Per gli altri lavori non si potevano ipotizzare cantieri notturni per accelerare lo svolgimento ed evitare disagi? Siamo appesi ad un filo e possiamo solo sperare che vada tutto bene, ma non nascondo che siamo preoccupati perché il comparto dipende dai turisti, ma se non riescono neanche ad arrivare in Umbria? I trasporti nella regione sono fortemente penalizzati. Tempo fa avevamo proposto la riconversione ordinaria della tratta Fcu San Sepolcro-Terni, che taglia l’Umbria da nord a sud, passando per importanti centri storico-artistici. Un progetto che offriva valide alternative di trasporto e turistiche. Si è preferito puntare sugli autobus”.

Qualcuno ha riaperto, altri stanno valutando, qual è la situazione al momento?

“Gli albergatori fanno le valutazioni in base alle prenotazioni, ma ad oggi non ce ne sono, o i numeri sono così bassi che non consentono di programmare l’attività. I turisti che si iniziano a vedere sono tutti con il fai da te, non passano per le agenzie e non dormono in città. Si muovono con le auto private e non con i mezzi pubblici. In questi giorni ad Assisi, ad esempio, erano moltissimi con la cartina in mano. Quindi anche le guide turistiche non lavorano. In questo momento servirebbe solo chiarezza. Nel settore extralberghiero, come esempio, c’è difficoltà per quanto stabilito dalla linee guida per la piscine comunali, che non vanno bene per le strutture che offrono il servizio di piscina”.

Cosa chiedete alla politica, regionale e nazionale?

“La Regione, con gli assessori Fioroni e Agabiti, si è mossa subito, convocando il tavolo congiunto e stimolando il Governo nazionale. Benissimo i provvedimenti di rinvio dell’Irap e di altre tasse comunali, ma in questo modo si scarica tutto su Regione e Comuni. Quello che servirebbe è la liquidità, ma questa non c’è. Il Governo ha solo fatto provvedimenti inattuabili, non ci sono interventi a fondo perduto, ma solo prestiti in banca. Gli operatori del settore si trovano a dover sostenere spese e costi fissi senza liquidità. In questo momento era necessario sostenere le aziende, ma dal Governo sono arrivati bonus fiscali sulla dichiarazione dell’anno prossimo e il bonus monopattino. Provvedimenti che non aiutano le categorie più deboli del settore; agenzie di viaggi, guide turistiche, compagnie di trasporto che lavorano con società sportive, turisti, scuole, noleggio auto, servizio taxi e noleggio con conducente. Tutto fermo e senza aiuti. La Regione sta facendo la sua parte, vorremmo qualcosa di più incisivo da Roma”.

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